È una storia lunga 150 anni quella della parrocchia di Sant’Antonio Abate, che domenica 10 marzo festeggerà solennemente alla presenza del vescovo mons. Piero Delbosco nella messa delle 16. Per la verità quella di domenica sarà l’apertura dei festeggiamenti, che proseguiranno fino al prossimo 8 dicembre, data in cui si ricorderà un altro importante “compleanno”, la prima messa celebrata nei nuovi locali del sottochiesa.
In questi giorni i borgatini e i parrocchiani hanno ricevuto un numero speciale del bollettino in cui si ripercorre la storia di questo secolo e mezzo della parrocchia fuori le mura cittadine, in quell’area che avrebbe avuto una grande espansione demografica e urbanistica.
“Festeggiare un compleanno è sempre motivo di gioia e di festa in una famiglia, e così è e deve essere anche per la nostra Comunità - scrive il parroco don Sergio Daniele nel messaggio ai parrocchiani -. Ricordando i 150 anni di vita della parrocchia, il nostro pensiero va al passato ed è bello sapere che abbiamo una storia, abbiamo delle radici: tante persone, tante generazioni sono passate e hanno dato la vita, il loro servizio, in questa Comunità... l’hanno amata”.
E aggiunge che questo momento di celebrazione “non deve portarci solo a ricordare il passato, ma ad avere anche uno sguardo verso il futuro, a come immaginiamo la Chiesa, la nostra Parrocchia nei prossimi anni. Questo futuro dipenderà anche da come viviamo il presente, poiché è con il presente che costruiamo il nostro futuro”.
Il ringraziamento del parroco va poi a don Beppe Uberto, per l’aiuto nell’attività pastorale in parrocchia, a Giovanni Cornaglia, autore dell’interessante ricerca storica sulle origini e sugli sviluppi della parrocchia fin dalla sua nascita per volere di mons. Emiliano Manacorda il 10 marzo 1874, a Luciana Manzo e Patrizia Merlo che insieme hanno curato il libro “L’Angelo della Parrocchia” in cui si ripercorrono gli anni della parrocchia guidati da don Giacomo Cavallo fino alla costruzione della nuova chiesa. E poi il grazie a quanti vorranno collaborare sostenendo il progetto di adeguamento dei locali della cappella invernale.
Un tuffo nella storia
A scrivere il primo capitolo della storia della nuova parrocchia fossanese, nella parte bassa della città al di fuori della porta del Romanisio, è un vescovo che ha lasciato un segno importante nella Chiesa fossanese, mons. Emiliano Manacorda, alla guida della diocesi tra il 1872 e il 1909. Arriva sulla cattedra di San Giovenale dopo un lungo periodo di “sede vacante” durato 20 anni e resta alla guida per 37 anni (lui ne ha appena 38 quando Pio IX lo nomina, su proposta di San Giovanni Bosco, vescovo destinandolo a Fossano).
Tanti i semi che getta e le opere che realizza in questi anni, dalla rinascita e valorizzazione del Santuario di Cussanio, all’idea di fondare il settimanale diocesano La Fedeltà. E tra tutti anche l’erezione della parrocchia di Sant’Antonio Abate.
Giovanni Cornaglia nel suo scritto ben ripercorre quegli anni, partendo dalla metà del XIX secolo fino alla costruzione della prima chiesa inaugurata nel 1764 e che porta la firma di Bernardino Antonio Vittone, maestro del Barocco piemontese. Poi gli ampliamenti successivi, tra questi il più importante quello del 1845/1846 che comprende anche il rifacimento del campanile i cui mattoni vengono “recuperati” da parte delle mura di cinta cittadine che vengono abbattute.
Si arriva dunque al decreto di erezione della parrocchia e dopo poco più di un mese all’ingresso del primo parroco, don Nicolao Gamba.
A lui succederanno don Francesco Ciocca negli anni Venti del Novecento, don Giacomo Cavallo parroco dal 1932 fino agli anni Settanta (che traghetterà la parrocchia verso la costruzione della nuova chiesa). In tempi più recenti, don Celestino Tallone, e poi don Piero Giobergia, don Ezio Bodino fino all’attuale parroco don Sergio Daniele.
Accanto a loro un lungo elenco di collaboratori e vice curati, ma anche laici, famiglie, mentre cambia anche l’organizzazione e le collaborazioni tra parrocchie.
La fotografia storica che il bollettino di Sant’Antonio Abate ci restituisce, diventa un tutt’uno con la fotografia attuale e invita a guardare al futuro riconoscenti e consapevoli di una storia importante, da mettere a frutto.
Il calendario
Domenica 10 marzo
nel giorno della erezione della parrocchia
ore 16 messa presieduta da mons. Piero Delbosco a cui sono invitati in modo particolare tutti i parroci e i collaboratori che hanno prestato il loro servizio nella nostra Comunità. A seguire la presentazione del volume “L’Angelo della Parrocchia” redatto da Luciana Manzo e Patrizia Merlo da cui emergono vari aspetti della figura e della intensa vita pastorale di don Giacomo Cavallo tratti dalla lettura dei suoi bollettini dal 1935 al 1977. Momento conviviale e di festa per tutti i partecipanti.
Giovedì 4 aprile
dalle 20,45 alle 21,30 incontro di preghiera per tutta la Comunità.
Giovedì 2 maggio
dalle 20,45 alle 21,30 incontro di preghiera per tutta la Comunità.
Domenica 29 settembre
Giornata di festa e d’inizio delle attività pastorali.
ore 10,30 messa con mandato ai catechisti, agli animatori dei gruppi giovanili e Acr. Pranzo e pomeriggio insieme (programma da definire).
Giovedì 3 ottobre
dalle 20,45 alle 21,30 incontro di preghiera.
Giovedì 7 novembre
dalle 20,45 alle 21,30 incontro di preghiera.
Domenica 8 dicembre
Conclusione dei festeggiamenti (programma da definire).