La storia, il cambiamento

Succede ovunque e anche nelle nostre comunità. Da un lato il tentativo di guardare indietro con un velo di nostalgia e un confortante “si è sempre fatto così” e dall’altro, con segno opposto, la voglia di cambiare tutto, a volte in modo anche gratuito, così, tanto per cambiare. La storia ci serve per capire da dove veniamo, avere una maggior consapevolezza di ciò che siamo e uno sguardo più lucido e a fuoco sul cammino da fare. Una sorta di memoria in movimento che non si limita a fotografare ciò che è stato e ciò che è, ma lo mette in una prospettiva, in un cammino. Se tutte queste restano soltanto parole, il rischio della deriva retorica è dietro l’angolo. Ci sono invece esperienze che dicono in modo concreto questa attenzione alla storia che è anche identità, e che abitano vivacemente il tempo e il cambiamento. Domenica scorsa la comunità di Sant’Antonio Abate ha festeggiato 150 anni di storia della parrocchia.
Momento importante, emozionante, occasione per andare a riscoprire le origini. Ma sarebbe stato troppo poco se si fosse limitato ad un nostalgico amarcord. Ripercorrere il lungo cammino fatto, e anche le fatiche, è utile, indispensabile per non perdere il senso del cammino. Per non fermarsi. E per guardare alle sfide presenti e future che non soltanto preannunciano nuovi cambiamenti (il cambiamento d’epoca che ricorda spesso Papa Francesco) che ci attendono a partire da domani. Anzi da oggi. Un altro esempio, qualche settimana fa cinque parrocchie di cinque frazioni fossanesi, unite per festeggiare il compleanno del parroco partendo dalla celebrazione dell’eucarestia tutti insieme. Piccoli segni, di un cammino importante. Non cancellano i problemi e le difficoltà che qualsiasi cambiamento comporta, ma li inseriscono in un percorso. Con una prospettiva. Da affrontare senza paura, con creatività e fantasia. Accettare il cambiamento, anzi abitarlo è segno di una comunità viva e consapevole che, se è vero che tutto cambia, è vero anche che - per chi crede - un punto fisso c’è. Ed è quello che dà un senso a tutto il resto.