Dopo 45 anni di attività, ha chiuso la rinomata macelleria San Bernardo di Vincenzo Pagliano, che affonda le radici nella storica macelleria dei Pagliano di Maddalene.
Vincenzo aveva infatti appreso il mestiere in casa, nell’attività di papà Luigi che aveva aperto la sua attività nel lontano 1946 occupandosi, oltre che della vendita al dettaglio, anche dell’ingrosso: serviva molte macellerie e ristoranti di Fossano. Luigi Pagliano allevava direttamente i vitelli che macellava, rigorosamente di razza Piemontese, di cui era un grande intenditore. Nel ’60 dà una svolta alla sua attività: vende le terre e l’allevamento e si concentra sul macello e sul negozio, di cui ammoderna le strutture.
Vincenzo, sin da piccolino, bazzica in negozio e in macello, dando una mano ai genitori; intanto impara il mestiere. Ma papà Luigi, che vede lontano, ritiene che sia meglio per lui impratichirsi anche presso altri macellai, per apprendere i segreti della macellazione di tutti i tipi di carne e per conoscere i diversi modi di impostare il lavoro. A soli 14 anni inizia il praticantato in un macello di Ceva; a 15 anni a Dronero, a 16 dai Pistone di Cavallermaggiore e a 17 anni dai Pecchio di Centallo. A 18 è ad Alassio, presso un grande macello che gestisce diversi punti vendita. “Sono state esperienze faticose ma molto utili - racconta -; non sempre i titolari sapevano tener conto della mia età, del fatto che ero lì per imparare… In alcuni casi la giornata era molto faticosa: ad Alassio i ritmi erano davvero pesanti, lavoravo 14-15 ore al giorno…”. Tuttavia Vincenzo è grato a suo padre di aver saputo rinunciare al suo aiuto per fargli fare quell’esperienza lavorativa.
Terminato questo periodo di apprendimento esterno, Vincenzo inizia a lavorare con il padre: oltre ad occuparsi del negozio comincia a servire diversi ristoranti della Liguria e di alcune zone montane.
Il servizio completo su la fedeltà di mercoledì 13 marzo 2024