Scuola Levi, trasloco in forse

foto Costanza Bono

Bisogna coordinare le esigenze e i tempi dei vari attori e per questo potrebbe essere “in forse” il trasferimento dopo Pasqua della Levi nella sede originaria di via Sacco.

Notizie ufficiali non ce ne sono e nessuno, almeno al momento, dà indicazioni diverse rispetto a quanto detto circa un mese fa, e cioè che i bambini della Primaria avrebbero fatto il loro ingresso nella scuola ristrutturata di via Sacco di rientro dalle vacanze di Pasqua, mercoledì 3 aprile. Il sindaco assicura che la ditta appaltatrice sta rispettando il cronoprogramma (dalla copia messa a nostra disposizione a inizio febbraio, la fine dei lavori è prevista per il 20 marzo) e che nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvata la variazione di bilancio per le pulizie della struttura. Ma l’Istituto Sacco, di cui fa parte il plesso della Primo Levi, mercoledì 6 marzo ha presentato una richiesta (condivisa con il personale docente e i rappresentanti dei genitori) all’Amministrazione comunale per far slittare il trasloco alla fine dell’anno scolastico.

Le motivazioni sono diverse, in primis il benessere dei bambini, in particolare di quelli con disabilità e con disturbi dello spettro autistico: un cambiamento di spazi e per un tempo relativamente breve (mancherebbero un paio di mesi alla fine della scuola), infatti, potrebbe avere delle ricadute negative sugli allievi che hanno bisogno di routine, stabilità e periodi di adattamento. Inoltre, i tempi per il trasloco limitati ai giorni di vacanza (e di festività) comporterebbero un carico di lavoro enorme per il personale Ata e i docenti. Le famiglie, in ultimo, dovrebbero modificare la loro organizzazione per raggiungere la (nuova) scuola all’ingresso e all’uscita.

Terzo attore coinvolto è la Provincia, che ha ai nastri di partenza un cantiere da quattro milioni di euro all’Ancina e che ha bisogno dei locali (di sua proprietà) di via Bava dove oggi c’è la Levi per spostare i liceali: “Per noi è fondamentale che nel Consiglio comunale di fine marzo venga approvata la delibera con il permesso di costruire in deroga all’Ancina - spiega Davide Sannazzaro, consigliere della Provincia con delega all’edilizia scolastica -. Rispetto ai tempi, convocheremo una riunione urgente per andare incontro alle esigenze di tutti. Le priorità sono due: in primo luogo il benessere degli studenti di ogni età e ordine scolastico, ma anche non perdere i soldi del Pnrr”.

Sui tempi e sul trasloco il primo cittadino dichiara: “Aspettiamo di conoscere le esigenze del cantiere della Provincia”.

Provando a tirare le somme: se, pur garantendo il benessere degli studenti e la qualità del tempo scuola, la Provincia potrà evitare fino a giugno il trasloco degli allievi dell’Ancina, allora il Comune potrebbe accogliere la richiesta della scuola Levi.

Ora, però, si tratta di far quadrare le esigenze di tutti.