Primi nomi per le elezioni Regionali

Avanzano le candidature delle fossanesi Simona Giaccardi (Lega) e Ivana Borsotto (Pd)

Simona Giaccardi e Ivana Borsotto

Nessuna conferma, almeno per ora. Ma cominciano a trapelare, con insistenza, i nomi dei candidati dei diversi partiti alle elezioni Regionali di giugno.

Nel centro-destra, tra i volti nuovi, avanza la candidatura della fossanese Simona Giaccardi, attuale presidente del Consiglio comunale, che correrà per la Lega a fianco degli uscenti Luigi Icardi, Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso e della borgarina Katia Manassero. Per Gianna Gancia, che correrà per la conferma all’Europarlamento, si ipotizza il “paracadute” di un posto nel listino di Cirio (quello che garantisce l’elezione diretta, in quota maggioritaria, con il presidente).

Le figure di punta di Fratelli d’Italia dovrebbero essere quelle di Paolo Bongioanni e Claudio Sacchetto, ex Lega, ex assessore regionale all’Agricoltura, e di Federica Barbero Invernizzi.

Per Forza Italia, il candidato forte della Granda sarà il cerverese Franco Graglia.

Verso il centro-destra dovrebbe pendere Azione, sia pure senza simbolo, ma limitandosi a presentare qualche candidato (come Marco Gallo, sindaco di Busca) in una lista per Cirio.

Nel centro-sinistra, i primi nomi del Partito Democratico per la Granda sono quelli di Mauro Calderoni, sindaco uscente di Saluzzo, e del consigliere regionale uscente Maurizio Marello. È vicina alla candidatura anche la fossanese Ivana Borsotto.

Il “campo stretto” del centro-sinistra comprenderà anche la “lista Monviso”, +Europa, Alleanza Verdi-Sinistra e, probabilmente, Italia viva, senza che, peraltro, siano già emersi nomi di candidati.

Tra i 5 Stelle, che correrà da solo, sembra scontata in Granda la ripresentazione dell’uscente Ivano Martinetti, di Alba.

Cinque anni fa gli eletti della Granda furono sette: Maurizio Marello (Pd), Paolo Demarchi (Lega), Franco Graglia (Forza Italia), Luigi Icardi (Lega), Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia), Ivano Martinetti (Movimento 5 Stelle) e Matteo Gagliasso (Lega), più ovviamente Alberto Cirio. Il centro-destra fece la parte del leone con cinque eletti, di cui tre alla Lega.

Stando ai sondaggi, oggi i rapporti di forza, non tanto tra le coalizioni, ma tra i partiti delle singole coalizioni, potrebbero essere molto diversi.

Va aggiunto che sulla ripartizione dei seggi potrebbe incidere la nuova legge elettorale, che premia la coalizione vincente in base alle percentuali di voto (28 seggi su 50 in Piemonte con maggioranza inferiore al 45% dei voti, 30 tra il 45 e il 60% e 32 oltre il 60%), che ha introdotto la figura dei “consiglieri supplenti” (8 consiglieri che entreranno in carica con la nomina della Giunta) e la doppia preferenza di genere, che potrebbe generare qualche sorpresa.