Si avvicinano le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno ed è tempo di bilancio per Giunte e gruppi di opposizione. Mercoledì 13 marzo nella sala polivalente della Finestra sul castello è stato il gruppo di minoranza Genola in comune a riferire alla cittadinanza quanto realizzato in questi cinque anni: “Quando abbiamo deciso di candidarci sapevamo che il nostro compito sarebbe stato quello di fare opposizione - ha spiegato Romina Testa candidata a sindaco nel 2019 con la lista Genola in comune -. Abbiamo scelto di esercitare il diritto di dissenso a fronte della candidatura di una persona che per formazione politica era molto distante dalle nostre posizioni e abbiamo cercato di costruire un’opposizione basata sulle nostre competenze e capacità. Molti di noi venivano dal volontariato e dal mondo della scuola e da altri settori su cui abbiamo focalizzato la nostra attenzione. A volte è stato difficile. Ci è persino sembrato illegittimo dissentire, quando in realtà è un diritto in democrazia. Purtroppo non sempre i nostri spunti sono stati presi come costruttivi, ma abbiamo cercato di muovere critiche e crediamo di aver influito in qualche modo su alcune decisioni perché la maggioranza si è sentita osservata. Abbiamo portato interpellanze che hanno irritato la maggioranza perché le cose così finivano sui giornali e il sindaco era costretto a rispondere pubblicamente. Una minoranza in consiglio ha solo la forza delle proprie idee. Di fatto la Giunta decide ed è sufficiente il voto della maggioranza per approvarle, quindi l’unica cosa possibile è dare visibilità a ciò che non risponde alla nostra visione di città. Siamo stati invitati a parlare in corridoio, a non portare in pubblico i temi che potevano essere divisivi, ma abbiamo invece ritenuto giusto applicare il criterio della trasparenza”.
I temi discussi
In questi cinque anni l’opposizione di Genola in comune si è concentrata su una serie di temi: ludopatia, risoluzione del contratto de La Cittadella, piste ciclabili, mense e assistenza, società calcistica, resoconto Arpa sulla qualità dell’aria, estate ragazzi, doposcuola e aule studio, viabilità e dissuasori della velocità, laghetto, assenza di finanziamenti alla Cpo, 29 aprile, transizione ecologica, fascia di età 0/3, consorzio della quaquara, politiche giovanili e fondo Covid alle famiglie.
Romina Testa, Roberto Rimonda e Corrado Fresia hanno dato conto ai presenti delle motivazioni che li hanno spinti a focalizzarsi sui diversi temi, con particolare attenzione a quelli sociali come la scelta di non erogare più il servizio doposcuola: “Ci è stato detto che il servizio non poteva più essere erogato perché in perdita. L’importo annuo in perdita era di 13mila euro. Lo stesso consiglio comunale che ha scelto di non dare più un servizio ai venti ragazzi che lo frequentavano ha approvato una variazione di bilancio per il campo da beach volley di 13mila euro. Crediamo sia importante investire nello sport, ma occorrerebbe avere delle priorità”.
Scarsa partecipazione
Non hanno nascosto un po’ di delusione per la scarsa partecipazione cittadina in questi cinque anni: “A inizio legislatura abbiamo creato una chat per aggiornare chi lo voleva. Abbiamo riscontrato poco interesse e questo, non lo nascondiamo, ci ha fatto perdere un po’ l’entusiasmo iniziale”. La lista Genola in comune era partita da una base di condivisione con i cittadini per una visione comune della cittadina: “Creare la lista e stilare il programma è stata una bellissima esperienza. Quando mai ci capita di fare un elenco di desiderata per il nostro Paese? Il lavoro in consiglio è stato complesso. Il preavviso con cui venivamo informati dei Consigli comunali è il minimo previsto dal regolamento: cinque giorni nei quali dovevamo procurarci tutta la documentazione per rispondere con la dovuta preparazione. Ci è dispiaciuto che non ci fosse quasi mai nessuno ad assistere ai Consigli”. Il gruppo di minoranza ha anche lanciato un appello: “Per quanto faticoso, è stato bello e stimolante. Abbiamo fatto il nostro percorso, ora speriamo che qualcuno voglia raccogliere il testimone per offrire a Genola il presidio di un’opposizione”.
Il parere sugli investimenti del mandato Gastaldi
Romina Testa, Roberto Rimonda e Corrado Fresia hanno anche illustrato quelli che sono stati gli investimenti per Genola di questi cinque anni, promuovendo alcune iniziative e bocciandone altre.
Palaquaquara: spesi 80.295 euro (+ previsione altri 86mila): “Si tratta di un investimento importante per un luogo attivo pochi giorni l’anno e situato in pieno centro. Quando ci sono le feste i residenti della zona sono disturbati fino a tarda notte. Si sarebbe potuto agire in convenzione con la bocciofila che ha spazi che già funzionano”.
Bocciofila: spesi 288.000 euro, intervento approvato anche dalla minoranza.
Scuola media: l’investimento di 2.104.308 euro è stato finanziato con un bando del 2018: “La prima parte è stata merito della scorsa amministrazione, ma il lavoro è stato seguito molto bene da Giunta e uffici”.
Campo sintetico San Rocco: 586.500 euro finanziati attraverso un mutuo con l’Istituto di credito sportivo cui si sono aggiunti 22.300 euro per gli spalti e 60.221 per l’adeguamento costi. In previsione un ulteriore investimento di 400mila euro: “Apprezziamo che si investa sugli spazi dedicati allo sport, ma ci chiediamo se la quantità di soldi spesi possa effettivamente avere un ritorno”.
Teatro Bonavia: 484.500 euro. Intervento approvato anche dalla minoranza.
Efficientamento Baby Birba: 59.419 euro. “Sono stati cambiati gli infissi, ma lo spazio richiede di essere ripensato. Abbiamo proposto di guardare al territorio comunale per trovare una nuova sede, più adatta alla fascia di età 0-3, ma non siamo stati ascoltati. La cooperativa che gestisce il servizio vorrebbe attivare un micronido, un servizio che meglio si adatta alle esigenze delle famiglie, ma questo è possibile solo se dall’altra parte c’è un’amministrazione che ci crede”.
Parco Donà (laghetti): 29.472 euro spesi e altri 48.753 in previsione. “Quello dei laghetti era uno spazio bello, ma richiedeva manutenzione. Come accade anche in altre zone come il parco della Finestra sul castello, la manutenzione è poca e i luoghi si rovinano. Avevamo anche trovato un gruppo di cittadini disposti a prendersi cura della manutenzione dell’area dei laghetti, ma l’aiuto è stato rifiutato e il laghetto riempito”.
Centro anziani: 65mila euro, intervento approvato anche dalla minoranza.
Piazza Juarez: 29mila euro per l’illuminazione e 30.968 euro per l’impermeabilizzazione.
Beach Volley: 16mila euro.
I temi mancanti
Secondo la minoranza sono diversi i temi che non sono stati affrontanti nel modo giusto dalla Giunta Gastaldi. Oltre alla mancata deviazione del traffico pesante dal centro del paese, degli scarsi interventi sul Baby birba, la mancata riqualificazione dell’area commerciale e della cittadella e la vicenda dei laghetti sono soprattutto i temi sociali a scaldare gli animi dei consiglieri di opposizione. Il tema dell’area giovani, spazio ristrutturato e “affidato sulla carta ai giovani, ma che di fatto resta uno spazio vuoto perché privo di persone in grado di dare un indirizzo educativo. I ragazzi non possono autogestirsi. È la seconda volta che Genola fa un errore simile, era già successo vent’anni fa e tutto era finito”.
Nel programma della maggioranza c’erano le piste ciclabili, ma, secondo la minoranza, “invece di un passo avanti ne abbiamo fatto uno indietro: non solo non ne sono state realizzate di nuove, ma sono state tolte quelle di via Aldo Moro”.
Avrebbe prestato poca attenzione al sociale la maggioranza anche assegnando due alloggi che “avrebbero potuto essere utilizzati per persone in emergenza abitativa”. La scarsa attenzione al sociale si vede, secondo l’opposizione, anche nell’assenza di condivisione con il tessuto del volontariato cittadino come il Pedibus e la mancanza di sostegno economico a realtà come la Cpo.