Flavio Gastaldi si candida a guidare Genola per altri cinque anni

L’ex parlamentare scioglie le riserve; in vista qualche rinnovamento nella squadra

Flavio Gastaldi

Una candidatura che non coglie impreparati quella di Flavio Gastaldi, sindaco da cinque anni a Genola, che ha annunciato che anche l’8 e 9 giugno sarà in lizza per la poltrona da primo cittadino. Al momento è il primo genolese a scendere in campo dopo che l’attuale minoranza ha lanciato l’appello affinché qualcun altro raccolga il testimone dell’opposizione.
Cinque anni che, per tutti i Comuni, hanno rappresentato il confronto con la ferita del Covid, gli impegni per l’ottenimento dei finanziamenti del Pnrr e che, nel caso di Gastaldi, erano iniziati con il doppio incarico di sindaco e parlamentare.

Ha avuto un’esperienza romana: cosa le dà l’amministrazione del suo paese rispetto alla politica dei grandi?
I due incarichi erano complementari: essendo l’amministrazione comunale l’ente più prossimo al cittadino si possono raccogliere tutte le istanze in modo quasi immediato e riportarle nelle istituzioni al vertice delle decisioni nazionali. Ho sempre notato come gli amministratori locali avessero un approccio più pragmatico alla vita legislativa romana, tanto da unirci trasversalmente verso fine mandato nell’intergruppo parlamentare dei sindaci. Questo ci ha permesso di essere molto incisivi in tempo di pandemia nell’erogazione di determinati servizi: penso per esempio all’organizzazione dei Centri estivi 2020 che abbiamo realizzato nonostante molti comuni ci avessero rinunciato. La collaborazione tra Genola, l’Anci regionale (di cui Gastaldi è vice presidente, ndr) e il sottosegretario delegato è stato un bell’esempio di istituzioni che non si ostacolano con la burocrazia, ma la snelliscono per agevolare la riuscita dei servizi a favore delle famiglie.
In che direzione vorrebbe portare Genola nei prossimi 5 anni?
Il nostro programma parte da quello scritto nel 2019 che verrà integrato con le nuove idee e progetti che verranno fuori dal folto gruppo di lavoro che si è creato da qualche settimana. Se i nostri concittadini ci riconfermeranno la fiducia, proseguiremo il lavoro intrapreso nel 2014, anno della creazione della lista Genola Liberamente. Sono tanti i temi su cui porre l’attenzione: primo fra tutti sarà il calo della natalità, poiché coinvolge diversi servizi che faticosamente sono stati messi su negli anni. Essere amministratori significa guardare lontano e tentare di prevedere quello che succederà evitando che ti scoppi la bomba in mano, quando intervenire sarebbe troppo tardi. A volte è inevitabile, ma il continuo contatto con i cittadini e le associazioni aiuta a drizzare le antenne per approfondire la questione e partire per tempo.

Qual è il progetto di questi 5 anni che l’ha soddisfatta maggiormente?
Senza ombra di dubbio, la ristrutturazione della scuola media. Era solo questione di tempo prima che la graduatoria scorresse e ci finanziassero i lavori. Sono stati mesi intensi, tra traslochi da scuola a castello e viceversa, imprevisti che rischiavano di bloccare il cantiere, le rendicontazioni Pnrr che ci hanno sospeso il contributo rischiando di provocarci un serio danno al bilancio comunale. Ma quella mattina di rientro dalle vacanze natalizie, vedere i ragazzi nei nuovi locali, consapevoli di prendere in mano un edificio che rimarrà nella storia di Genola per diversi decenni, è stata un’emozione fortissima. Aggiungo da assessore dell’Unione dei Comuni con delega all’Innovazione, l’importante lavoro fatto in sinergia con il ministero degli Interni in questi anni per essere finanziati con più contributi relativi all’installazione di nuove telecamere in paese. Nelle prossime settimane andremo a coprire tutto l’asse centrale di via Roma e via Marconi incrementando il livello di sicurezza della nostra cittadina.

Quale quello che avrebbe voluto realizzare e che invece è rimasto nel cassetto?
Io sono di scuola Pro loco e per questo già nel mandato di Stefano Biondi ci eravamo messi in testa di spostare il forno comunale delle quaquare nelle scuderie del castello di Genola. Progetto sospeso quando abbiamo dovuto mettere i ragazzi prima delle Elementari, poi delle Medie al castello, ritornato in auge con la visita dell’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio, ora in fase di studio con la Banca Crs, proprietaria dei locali. Sempre legato al mondo della quaquara, eravamo partiti bene con le riunioni per la costituzione del Consorzio per la tutela e valorizzazione della Quaquara e abbiamo fatto un primo, importantissimo passo che è l’assegnazione del marchio De.Co. alla Quaquara di Genola. Nei prossimi anni sono sicuro che ci saranno sviluppi positivi per la promozione delle nostre tipicità.

Problema del traffico pesante: ci sono prospettive per la tangenziale?
Il nostro lavoro da Comune è quello di sollecitare gli organi competenti. Da Roma avevo seguito tutta la parte di acquisizione delle strade provinciali da parte di Anas (in cui rientravano anche la Ss20 verso Cuneo e la Ss28 verso Fossano) mentre Biondi sul fronte regionale faceva inserire la realizzazione della Variante tra le opere segnalate ad Anas. In questi anni non si contano più gli incontri al ministero delle Infrastrutture, all’Anas regionale, in Regione Piemonte, in Provincia, con l’Aeroporto di Levaldigi che ho sostenuto per tessere una rete che portasse a raggiungere l’obiettivo auspicato da tutti i genolesi. Posso dire che la burocrazia sta lentamente facendo il suo corso e conto di dire qualcosa di più preciso più avanti. L’attenzione e l’impegno su questo tema sono stati e saranno massimi.

Ci saranno nuovi ingressi in squadra?
Il rinnovamento fa parte del naturale processo di prosecuzione di un gruppo di lavoro. Renzo Tosco dopo 25 anni lascerà l’amministrazione comunale: sarà difficile non poter più contare sull’esperienza acquisita in questo tempo che mi ha trasmesso in 10 anni di amministrazione insieme, ma sono sicuro che non mancheranno i suoi consigli quando dovrò interpellarlo anche dopo le elezioni. Un’altra figura di peso che lascerà l’amministrazione è Stefano Biondi. Di lui posso dire ogni bene: mi ha scovato da giovane prolochista, fatto entrare in amministrazione, 5 anni fa mi ha convinto a raccogliere il suo difficile testimone consapevoli entrambi che avrei passato un’intera legislatura a perenne confronto con il suo mandato e lui di per contro ha accettato di “regredire” ad assessore per farmi crescere. Mi dispiace sinceramente di avergli dato tanti grattacapi, sono stato un allievo indisciplinato, ma ora è giunto il momento di camminare con le proprie gambe.
Un giorno ha detto che ci sono materie in cui ha dovuto studiare per riuscire a capire nei giusti modi: come è cambiato Flavio Gastaldi da 5 anni fa a oggi?
Ho sempre avuto grande reticenza con i numeri in generale, motivo per cui Biondi si prese il Bilancio come delega. Nel penultimo Consiglio Stefano si era improvvisamente ammalato e lì ho capito che era ora di mettere a frutto quanto avevo appreso in questi ultimi 5 anni: proprio su queste colonne ricevetti la promozione per la relazione del bilancio di previsione, esame superato. Per fortuna si impara tutti i giorni, l’importante è essere consapevoli di prendere ogni singola decisione essendo ben informati anche grazie alla collaborazione con lo splendido personale degli uffici e confrontandosi prima con la popolazione ed eventualmente con i colleghi amministratori di altri comuni. Non nascondiamo le difficoltà avute, ma siamo pronti a continuare insieme il lavoro svolto con un giusto mix di esperienza ed entusiasmo delle nuove leve.