L’associazione che aiuta le famiglie degli autistici

Autismo help Cuneo ha la sede a Mondovì ma soci in tutta la Granda

Quando è nata, nel 2001 a Mondovì, l’associazione “Autismo help Cuneo” contava una decina di famiglie, tutte del Monregalese. Oggi il numero si è moltiplicato sensibilmente e il bacino è diventato provinciale, comprese alcune famiglie che arrivano dal Fossanese.

Autismo help Cuneo, che da sempre collabora con le strutture sanitarie, in particolare con il Centro autismo Casa di Mondovì, è una realtà pensata per dare sostegno alle famiglie. Come? In modi molto diversi e differenti, proprio perché le persone autistiche hanno esigenze differenti - ci spiega la presidente Eralda Loser -. Grazie a contributi pubblici e privati e a ciò che riusciamo a raccogliere durante le iniziative da noi proposte, abbiamo un piccolo fondo con il quale diamo un sostegno concreto ai soci. Si tratta di servizi ad personam: le famiglie, in accordo con il terapeuta, valutano ciò che più è utile e necessario per il benessere del bambino (o del ragazzo) e di conseguenza ci muoviamo”. A volte possono essere ore in più con lo psicologo, altre volte con il logopedista, oppure attività ludico/sociali, come l’arrampicata, l’equitazione o il nuoto. “Queste attività vengono finanziate da noi ed è previsto che ci sia sempre un operatore presente: uno psicologo o un educatore con una formazione specifica sull’autismo in affiancamento, in modo che il bambino abbia punti di riferimento certi, fondamentali per gli autistici”.

L’associazione cerca di non creare gruppi di soli autistici, ma di spingere tutto dove è possibile i “loro” ragazzi nei contesti “normali”, ad esempio all’oratorio, o al corso di nuoto. Ma anche i normodotati devono essere formati per accogliere il loro compagno speciale. Per questo Autismo help Cuneo ha creato “Amici speciali”: si tratta di un libricino che viene distribuito gratuitamente alle scuole che ne fanno richiesta “rivolto ai bambini di Infanzia e Primaria. Spiega in modo molto semplice perché il loro compagno talvolta ha dei comportamenti un po’ diversi dai loro, ad esempio perché le maestre ogni tanto gli permettono di alzarsi dal banco quando invece loro devono stare seduti”. A conclusione di questo percorso di sensibilizzazione Autismo help propone il progetto “Un mosaico di classe!”: il tema di quest’anno è “La ricetta dell’amicizia” e i lavori delle scuole saranno esposti dal 28 marzo al 10 aprile nell’atrio dell’ospedale di Mondovì.

Oltre ad aiutare le famiglie ci battiamo da sempre per favorire il contatto con le istituzioni, la scuola, le amministrazioni comunali - specifica la presidente -. Ci occupiamo, poi, di sensibilizzare il mondo verso l’autismo e per questo organizziamo anche convegni e momenti pubblici”. Autismo help ha anche contribuito a “eliminare” un salto nel vuoto: fino a qualche anno fa ai 18 anni gli autistici dalla neuropsichiatria passavano in carico alla psichiatria. Ma l’autismo è un problema neurologico: “Ci siamo battuti e siamo riusciti a ottenere per ogni sede dell’Asl uno psichiatra con formazione specifica dedicato ai maggiorenni con autismo. E questa è una continuità molto proficua”.

L’associazione ha contribuito poi a favorire inserimenti lavorativi, rispettando le caratteristiche e i bisogni dei singoli soggetti.

Non mancano i momenti di condivisione tra i soci, che circa una volta al mese si incontrano nella loro sede a San Biagio di Mondovì (messa a disposizione dal Comune) per parlare, confrontarsi, scambiarsi esperienze: “È una sorta di gruppo di auto-mutuo-aiuto. Un esempio che puàò sembrar banale: per il genitore di un bambino autistico che ha una crisi mentre si trova al supermercato può essere difficile sia gestire la crisi in sé, sia fare i conti con gli sguardi severi e giudicanti di chi lo guarda e vede una mamma o un papà che (apparentemente) non è in grado di tenere un bambino molto capriccioso. Perché l’autismo non ‘si vede’ come altre disabilità e quindi è più difficile ottenere una comprensione ‘a prescindere’ da parte degli sconosciuti. Sapere che anche altre famiglie hanno dovuto affrontare queste situazioni spesso rincuora un po’”.

Chi volesse entrare in contatto con Autismo help Cuneo può scrivere a info@autismohelp.it o via WhatsApp al numero 334.7378594.