Torna il Mandala Fest: meditazione benessere e ambiente a Trinità

L’associazione Wolf ha anche in programma presentazioni di libri e laboratori per ogni età

un mandala che ricostruisce con i tappi di bottiglia nei colori dell'azzurro e bianco il simbolo yin e yang

Lo scorso anno è stato un successo e l’associazione Wolf torna per il secondo anno a Trinità con il Mandala Fest, format ideato da Lorena Colizza dell’associazione culturale Wolf, nato a Lurisia nel 2016.
Il programma del 2024 è vasto e sarà all’insegna della virtus, intesa come coraggio rappresentato sia da San Giorgio, sia dal drago stesso che in culture lontane perde l’accezione malvagia e diventa, appunto, simbolo di coraggio e forza. “Con questa scelta ho voluto creare un mandala che fosse per tutti senza distinzioni - ha spiegato Lorena Colizza, fossanese di adozione dopo qualche anno trascorso a Lurisia e una storia che parte dai Castelli romani -. Anche quest’anno il Festival si svolgerà prevalentemente nei giardini del castello dei Conti Costa e ci sarà il mandala di cereali in piazza Umberto I, ma abbiamo pensato anche a molti incontri in biblioteca con conferenze, presentazioni di libri e momenti di approfondimento”.

Le attività ai giardini del castello dei Conti Costa
La virtus proposta dall’associazione Wolf si svilupperà dunque in diverse declinazioni domenica 21 aprile, ma le attività partiranno prima con il progetto di mandala realizzato dagli alunni della scuola primaria di Trinità, con tappi riciclati. Il mandala sarà poi esposto nei locali della biblioteca, teatro di un fitto calendario di appuntamenti culturali per tutta la giornata dedicata a San Giorgio.
Dalle 9,30 alle 19 i giardini del castello saranno allestiti con numerosi stand dove partecipare ad attività ludiche, olistiche e culturali. Si potrà, ad esempio partecipare al laboratorio “Ojo de dios”, il talismano della luce degli indios Huichol e a quello di “String art”, utile a stimolare la concentrazione e sviluppare la manualità fine.
Tra stand di massaggi, incensi, consulenze iridologiche e reiki si potranno realizzare origami, bacchette magiche e scoprire il mondo dei minerali del Cuneese.

Il mandala di cereali in piazza Umberto I
36 metri quadrati di cereali per comporre un mandala in piazza Umberto I. Alla cerimonia di apertura, alle 10, parteciperanno delle operatrici olistiche che coinvolgeranno i presenti in una meditazione collettiva. Il tema di quest’anno è ancora segreto (lo scorso anno era stata riprodotta la Madonna del latte come omaggio alla città di Trinità e come simbolo di vita).
La parola mandala in sanscrito significa cerchio o ciclo. Per i buddhisti ha una valenza spirituale profonda perché la sua costruzione richiede tempo e pazienza e prevede un contatto profondo con se stessi in meditazione.
Come il rito del mandala vuole, dopo la sua realizzazione e trascorse alcune ore per ammirarlo, ci sarà la cerimonia di dissoluzione alle 18. Anche questo momento è collegato a un significato profondo, legato alla caducità della vita. È un momento di gratitudine verso il mandala che ha donato energia, bellezza ed emozioni. La dissoluzione è aperta a tutti e richiede attenzione nel rispetto dei cereali che poi verranno raccolti e donati a una fattoria del posto.
Prima della cerimonia di dissoluzione, alle 17,30 ci sarà l’assegnazione Honoribus, riconoscimento dedicato a coloro che continuano a far conoscere, insegnare e ricordare l’arte degli antichi mestieri, da sempre preziosa base per l’innovazione, l’ispirazione e lo sviluppo della manualità fine.

Spazio letterario in biblioteca
In biblioteca sarà visibile il mandala realizzato dai bambini della Primaria con tappi riciclati che accoglierà i partecipanti agli incontri a cura di Debora Sulcis e Francesco Carta dello spazio letterario.
Un ricco calendario di incontri (cedi calendario a fianco) per raccontare storie di vita narrate nei libri, trarre ispirazione. Sarà una giornata dedicata al racconto di storie di coraggio, di persone che hanno radicalmente cambiato la propria vita, che hanno messo in discussione se stesse trovando il coraggio di osare, di andare oltre gli schemi, di amare.