25 aprile, lungo corteo di studenti del “Vallauri” partecipa all’infioramento di cippi e lapidi

Inaugurata la due giorni Anpi, con un forte coinvolgimento delle scuole fossanesi. Al mattino protagonisti gli alunni (classi quinte) della primaria Einaudi

Vallauri 25 Aprile Infioramento Cippi 1

“Dal vostro sacrificio è nata la Costituzione della Repubblica Italiana che ci ha donato e ci dona la prospettiva di una vita libera, nella quale abbia senso sognare”.

La frase chiude il breve filmato realizzato dagli studenti del “Vallauri” di Fossano, proiettato oggi pomeriggio (24 aprile) nell’aula magna della scuola fossanese, dedicato a tutti i partigiani, in particolare ai fossanesi, morti nella guerra di liberazione. Offre la chiave di senso della tradizionale cerimonia di infioramento dei cippi e delle lapidi con cui l’Anpi fossanese ha inaugurato la due giorni per la festa nazionale del 25 aprile. Con un obiettivo: coinvolgere maggiormente gli studenti delle scuole cittadine. Un obiettivo pienamente raggiunto, sia per l'elevata partecipazione sia per l'impatto educativo.

A dare il via, in mattinata, erano stati alunni e alunne delle quinte della scuola primaria Einaudi (Istituto comprensivo Andrea Paglieri). Accompagnati dalle loro insegnanti, da esponenti dell’Anpi e degli Alpini (presenti anche nel pomeriggio), hanno ascoltato attenti le vicende legate alla cattura e fucilazione di Andrea Paglieri e al sacrificio dei quattro ferrovieri ricordati dalla lapide alla stazione. Si sono infine recati al monumento alla Resistenza in piazza Romanisio per rendere omaggio a tutti i partigiani, sulle note di “Oh bella ciao”.

Poi, nel pomeriggio, come anticipato, l’evento del “Vallauri”. Ad introdurre il senso dell’evento le parole del preside Paolo Cortese. “Questa aula magna gremita dimostra che è stata una scommessa vinta. Per esserci - ha detto rivolgendosi ai circa 200 studenti che hanno partecipato volontariamente e ai tanti adulti (insegnanti, personale della scuola, amici…) presenti – voi avete rinunciato a un pomeriggio che segna l’inizio di un lungo ponte... grazie! Le bandiere tricolori che campeggiano all’ingresso della scuola – ha proseguito – testimoniano che questa è una festa nazionale, cioè di tutti: una festa nata non per dividere, ma per unire. Nella guerra di Liberazione ci furono morti e lutti da entrambe le parti, non solo tra i partigiani ma anche tra chi scelse, anche in buona fede, la parte sbagliata. Tutte le vittime vanno rispettate, ma rendiamo onore a chi è morto come partigiano perché sognava la Costituzione. La Liberazione dal ventennio fascista è il punto genetico della Costituzione, che è uno scrigno di doni. Prima di tutto quello della libertà, un bene preziosissimo di cui spesso ci si rende conto solo quando manca” ha sottolineato Cortese. Che ha concluso: “Questa è l’eredità che abbiamo ricevuto e che consegniamo a voi”.

Un concetto ripreso da Luisa Mellano. “Vedervi così numerosi oggi – ha detto la presidente dell’Anpi fossanese rivolgendosi in particolare agli studenti - riempie di emozione e dà un senso a quello che facciamo come Anpi: è a voi che passiamo il testimone della memoria! Fra poco infioreremo alcune lapidi che ricordano i 44 caduti fossanesi, ma ricordate: la memoria del passato va calata nell’oggi e serve a costruire il futuro”.

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Poi, a partire dall’ingresso della scuola si è dipanato il lungo corteo, accompagnato dal servizio d’ordine del “Vallauri” e preceduto da Carabinieri e Polizia municipale. Aperto dal tricolore portato da 6 studenti, il corteo ha fatto tappa in alcuni luoghi dove si trovano cippi e lapidi memoria dei caduti partigiani, tutti giovani, alcuni giovanissimi, e di altre vittime: via San Michele (Vittorio Perrone), viale Mellano (Giovanni Lamberti, nei pressi di San Giorgio, e poi Carlo Alberto Folco nell'angolo con piazza Celebrini), via Marconi (Domenico Ghiglione e poi Nino e Stefano Arnaldi), via Cesare Battisti (Giuseppe Daziano), il monumento alla Resistenza in piazza Romanisio (dove è stata nuovamente cantata “Oh bella ciao”) e infine via San Giovanni Bosco (Costanzo Morano e Caterina Asteggiano). In ognuna delle tappe poche parole: un breve profilo delle persone di cui quel luogo fa memoria e la lettura di un articolo della Costituzione. E poi il gesto dell’infioramento, accompagnato dagli applausi. Attorno, i colori di una bellissima giornata: il verde dei prati, l’azzurro del cielo, il bianco delle montagne innevate in quelle valli dove si accese la resistenza partigiana…

Le celebrazioni dell’Anpi proseguono domani, 25 aprile: al mattino la partecipazione alla cerimonia ufficiale promossa dal Comune, poi il pranzo partigiano all’Autonomi di viale Ambrogio da Fossano. Infine, l’ultimo evento il 29 aprile: nella sala Barbero del Castello l’incontro di chiusura del progetto “Promemoria Auschwitz” che ha portato nel lager polacco 35 allievi del Liceo Ancina e del Vallauri.