“I problemi sollevati dagli Agricoltori autonomi? Noi ci lavoriamo da decenni”

ivan matteodo, segretario di zona coldiretti

Ivan Matteodo, 46 anni, originario di Manta e residente a Barge, da oltre un mese è il nuovo segretario di zona della Coldiretti. Agrotecnico, è in Coldiretti da oltre 25 anni: il suo primo incarico nell’organizzazione lo portò proprio a Fossano, come tecnico Catac già all’epoca presieduto da Raffaele Tortalla, che oggi ritrova come presidente di zona. Successivamente aveva operato nella zona di Mondovì, poi a Cuneo e, a partire dal 2007, a Savigliano, dove è stato responsabile del settore “Gestione aziendale”.

Lei arriva a Fossano dopo tanti anni di lavoro in altre aree della provincia: questa zona presenta delle sue specificità?

Questa zona non è molto diversa da quella di Savigliano in cui ho lavorato negli ultimi 16-17 anni; i problemi sono abbastanza simili. Qui la gran parte dei terreni presentano una fertilità che molti ci invidiano e in quest’area si concentra una buona parte della zootecnia non solo cuneese ma di tutto il Piemonte. Abbiamo allevamenti e aziende all’avanguardia: imprenditori agricoli che sanno fare ottima imprenditoria.

Due mesi fa, proprio qui a Fossano, oltre 400 agricoltori “autonomi” hanno sfilato con i loro trattori per denunciare i gravi problemi dell’agricoltura. Analoghe manifestazioni si sono tenute a Cuneo, Mondovì, Alba, in altre parti del Piemonte e in tutta Italia. Si tratta di agricoltori che non si sentono rappresentati dalle Organizzazioni di categoria.  

I problemi sollevati in queste manifestazioni sono quelli su cui noi stiamo lavorando da decenni, in particolare la tutela del Made in Italy. Arriviamo da due giorni di manifestazione al Brennero in difesa del Made in Italy, per impedire l’arrivo di prodotti agricoli spacciati per italiani quando provengono da altre parti del mondo. In questi due giorni abbiamo riportato all’attenzione degli organi di controllo ma soprattutto dei consumatori il rischio di frodi: è vero che c’è l’obbligo dell’etichettatura (ottenuto grazie a precise battaglie di Coldiretti) ma sono necessari controlli puntuali e una forte consapevolezza dei cittadini. Dal Brennero è partita una nostra nuova raccolta firme in cui chiediamo che l’Unione europea si faccia carico del problema della frode nel settore delle produzioni agricole: l’Italia è particolarmente penalizzata da questo fenomeno perché ha il maggior numero di prodotti di eccellenza, ma anche gli altri Paesi ne trarrebbero vantaggio.

Tornando agli Agricoltori autonomi: è stata fondata un’associazione nazionale, con un suo direttivo. Come pensate di rapportarvi con questa neonata associazione?

Nel Direttivo ci sono anche nostri associati. Con loro continueremo ad avere un rapporto normale, come lo abbiamo con tutti i nostri soci. Gli obiettivi di quest’associazione sono i nostri stessi obiettivi. Noi lavoriamo su questi problemi da tanti anni: abbiamo ottenuto molti risultati ma su alcune questioni sono necessarie ulteriori battaglie e le stiamo facendo. Non ci siamo mai tirati indietro.

 

L'intervista completa su la Fedeltà di mercoledì 24 aprile 2024