Oltre 3.000 canne distribuite sui due cori che abbracciano il presbiterio della basilica fossanese. Uno strumento che per bellezza, potenza e potenzialità è tra i più importanti non soltanto a livello provinciale, ma in tutta la regione e oltre. L’organo della Cattedrale di Fossano è pronto per tornare a suonare dopo un lungo e meticoloso restauro durato tre anni. Lo sentiremo all’opera per la prima volta venerdì 3 maggio alle 21 quando verrà benedetto durante una celebrazione presieduta dal vescovo di Cuneo-Fossano mons. Piero Delbosco. Ad animare la celebrazione il coro Cappella musicale San Giovenale diretto da Luca Giachero.
“Sono davvero emozionato al pensiero di tornare a suonare il grandioso organo della nostra Cattedrale, e di poter sfruttare appieno le sue potenzialità”, commenta l’organista titolare del Duomo di Fossano, Riccardo Adamo.
Ed è un’emozione condivisa. Ancora in questi giorni gli artigiani della bottega organaria Zanin di Udine, guidati da Francesco Zanin sono al lavoro per le ultime finiture.
Si è trattato di un intervento da 340 mila euro finanziati in parti uguali dalla diocesi con i fondi dell’8 per mille, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Fossano e dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano. “Per il Duomo di Fossano, la Fondazione Crf e la Consulta nel tempo hanno realizzato significativi interventi, tra cui sagrato, facciata, impianto audio e di illuminazione, tetti, affreschi - commentano Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione Crf, e Luca Caramelli, presidente della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano -. Senza indugiare, la Fondazione e i Soci della Consulta hanno deciso di intervenire anche per il restauro dell’organo, il cui precario stato di conservazione ne impediva un corretto e pieno utilizzo”. E aggiungono: “Siamo lieti che i lavori siano stati ben programmati per consentire la regolare prosecuzione delle funzioni religiose nei lunghi mesi di realizzazione del progetto. Ora il particolare suono dell’organo può accompagnare degnamente le funzioni e, confidiamo, essere valido strumento per concerti di musica organistica e di manifestazioni musicali, valorizzando ulteriormente la nostra Cattedrale”.
Tutte le canne, sono state smontate, ripulite e restaurate, così come è stata rimessa a nuovo la consolle. E sono stati sostituiti i somieri, vale a dire le strutture in legno che le sostengono che permettono all’aria di arrivare alle canne. L’intricata “selva” di canne è stata poi riposizionata in modo da ottimizzare gli spazi e rendere più agevole l’accesso degli operatori anche per i futuri interventi di pulizia, accordature a manutenzione ordinaria.
“La serata del 3 maggio non sarà un concerto, ma una celebrazione con la benedizione dell’organo - ha spiegato Adamo - ma sarà comunque possibile dare un saggio della potenza e della bellezza di questo strumento. Per l’occasione faremo anche un piccolo percorso per dare un saggio dei vari registri che vengono utilizzati durante l’anno”.
E intanto, mentre per San Giovenale il suono solenne dell’organo tornerà a riempire le navate della basilica settecentesca, già si lavora ad una stagione concertistica che una volta terminata la fase di “rodaggio”, possa restituire a Fossano un cartellone di concerti d’organo degno di questo strumento e della tradizione che negli anni aveva fatto della città degli Acaja un punto di riferimento per la musica organistica.