Speciale Giro d’Italia: Vol.A, i custodi dello sport pulito

Fossano, Formula Pedale 2014

In preparazione all'arrivo del Giro d'Italia a Fossano, tanti i contenuti nello "Speciale Giro d'Italia" de La Fedeltà: Vol.A, i custodi dello sport pulito.

L’associazione Vol.A (volontari antidoping) nasce a Fossano dalla mente di Roberto Bima. Il compito dei “custodi dello sport pulito” è quello degli chaperon, ovvero di accompagnatori.

Ma cosa fanno nello specifico gli chaperon? Il loro incarico è quello di consegnare agli atleti la notifica che sono stati sottoposti al controllo, prima o dopo la prestazione sportiva, e da quel momento scortarli all’antidoping senza perderli mai di vista. Con la veste di “angeli custodi”, come in molti gli hanno definiti, girano il mondo per seguire ogni tipo di evento sportivo.

Dal ciclismo al rugby passando per le Olimpiadi, come quelle del 2006 da cui è proprio nata l’idea dell’associazione. Il racconto di Vol.A con il suo fondatore Roberto Bima e con le voci degli chaperon.

Roberto, quando e come nasce Vol.A?

Siamo figli delle Olimpiadi di Torino 2006; dopo quell’esperienza mi chiamarono a fare il co-coordinatore insieme a quello che oggi è il vicepresidente di Vol.A, Antonio Cordio, per i Mondiali di scherma. Quell’anno fu magico per Torino che, possiamo dire, ancora ora sta viaggiando su quell’onda. L’anno dopo c’erano le Universiadi, dal 17 al 27 gennaio, e ricordo che mi chiamarono dall’Istituto di medicina dello sport di Torino per chiedermi se mi fossi iscritto come volontario.

Questa signora, Patrizia Biancolini - ora la segretaria della nostra associazione - mi disse di non prendermi impegni perché loro avevano in gestione tutto l’antidoping. Lì presi l’incarico di gestire il gruppo degli chaperon, ho detto subito ben volentieri, ero carico a pallettoni. Quel 27 gennaio eravamo vicini agli ispettori e al responsabile, che venne da me chiedendomi che intenzioni avessimo poi dopo le Universiadi. Dissi che mi sarebbe piaciuto portare avanti questo discorso, creare un’associazione, ma senza l’aiuto di qualcuno non avrei avuto clienti. Il responsabile, allora, mi disse che sarebbe sceso a Roma e di chiamare un numero, quello di Francesco Lionelli. Iniziò così un lavoro insieme. 

L'intervista completa a Roberto Bima e ai collaboratori di Vol.A su La Fedeltà del 1 maggio, assieme a tutti i contenuti dello "Speciale Giro d'Italia". Corri in edicola!