Gianna Pentenero al mercato di Fossano

Tappa fossanese mercoledì 8 maggio per la candidata alla presidenza della Regione con il centro-sinistra

Gianna Pentenero al mercato di Fossano

Tappa fossanese mercoledì 8 maggio per Gianna Pentenero, candidata alla presidenza della Regione per il centro-sinistra. L’ex assessora della Giunta Chiamparino - collega di Francesco Balocco - ha fatto un giro al mercato settimanale per incontrare i fossanesi, accompagnata dai candidati nella lista del Pd alle Regionali Ivana Borsotto e Mauro Calderoni, da alcuni candidati della lista Fossano Democratica, che si presenterà alle Comunali, e dal coordinatore di circolo Stefano Gemello.

Nel suo tour elettorale, Pentenero toccherà le sette sorelle della provincia di Cuneo soffermandosi in particolar modo sul tema della sanità, punto cruciale della campagna del centro-sinistra. Il primo appuntamento sarà lunedì 13 maggio con un presidio davanti all’ospedale Santa Croce dove verrà illustrato anche il “Libro bianco” sulla sanità cuneese.

Proprio sul fronte sanità, il presidente Alberto Cirio ha presentato nei giorni scorsi il suo programma elettorale, dopo aver illustrato i passi in avanti compiuti durante il suo mandato con gli incrementi di personale, posti letto e prestazioni ambulatoriali. Interpellata al riguardo, Pentenero risponde parlando di “vere e proprie emergenze”, “dalle liste d’attesa alle cure domiciliari”, “dalla carenza di personale al ricorso ai gettonisti”, per “una sanità che sta scivolando sempre di più verso il settore privato”, e si chiede perché “molte cose che ha proposto”, Cirio “non le abbia fatte prima”. “La Sanità piemontese era 1ª nella valutazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), oggi è 7ª. È evidente che qualcosa non ha funzionato” - aggiunge. La candidata del centro-sinistra identifica quel “qualcosa” in una mancanza di programmazione (“non c’è un piano socio-sanitario”) indicando una serie di obiettivi di un suo “contropiano”, tra cui assunzioni di operatori medici, infermieristici e amministrativi, l’accelerazione sulle case della salute (“che oggi non sappiamo più se e quando verranno realizzate”) e l’attivazione di ambulatori ad accesso libero “per non intasare i Pronto soccorso”.

Trasporti, sviluppo economico, difesa delle imprese manifatturiere, programmazione scolastica e offerta formativa gli altri punti su cui - dice - “bisognerà tirarsi su le maniche per far ripartire il Piemonte. Un cenno anche al Codice etico, che il Pd ha sottoscritto per i suoi candidati e sottoposto “inutilmente” ad Alberto Cirio, “che non ha colto il valore della provocazione” in questi tempi grami per la buona politica. Quanto alle difficoltà di una campagna elettorale da inseguitrice, partita in ritardo e senza alleanza con i 5 Stelle, Pentenero fa spallucce. “Se ne esce incontrando le persone, parlando con loro - conclude -. Come sto facendo ora”.