Carlo Petrini: “Si deve ripartire dall’educazione alimentare”

Il fondatore di Slow food interviene a Fossano a favore dei prodotti locali e contro lo spreco e il degrado ambientale

Carlo Petrini a Fossano per parlare di educazione alimentare

Agricoltura e ambiente sono temi che si ripresentano ogni giorno nella vita di ciascuno di noi. Argomenti “caldi”, motivo di scontro civile e politico. Ma da dove si deve partire per creare un’alleanza tra i due mondi? Secondo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, dall’educazione alimentare. Questo è stato il focus della serata di lunedì 13 maggio alla sala Brut e Bon, un appuntamento organizzato da Cantiere civile, il laboratorio civile del centro-sinistra fossanese. “Dagli interventi dei relatori e del pubblico è emersa l’importanza di partire dal locale – dice l’organizzazione -. L'auspicio è che la prossima Amministrazione sappia cogliere gli spunti presentati da Petrini e dai molti altri interventi”.

A dare il via all’incontro sono state le domande e i racconti che tre testimoni fossanesi hanno rivolto a Petrini. Innanzitutto, Alessandro Fruttero, giovane imprenditore agricolo che cinque anni fa ha rilevato e trasformato l’azienda di famiglia: “Come si possono sensibilizzare i giovani ad acquistare prodotti stagionali da produttori locali?”. La risposta del fondatore di Slow Food ha riguardato le agevolazioni e le forme di conoscenza diretta tra produttore e consumatore, necessarie a privilegiarei due aspetti sottilineati da Fruttero. “I farmers’ market possono essere una soluzione: i produttori agricoli effettuano la vendita diretta dei propri prodotti – ha aggiunto Petrini -. Ora spopolano negli USA, ma già esistevano nel Medioevo. Abbiamo bisogno di tornare a quel tipo di mercato, ovviamente con la modernità di oggi”.

Articolo completo su "La Fedeltà" del 15/05/2024.