La festa acajotta continua a una settimana di distanza dalla vittoria contro Avigliiana: l'Acaja, infatti, ha centrato la storica promozione in Serie D.
Una rivincita della scorsa stagione, maledettamente sfortunata a causa degli infortuni. È la rivincita di coach Carchia che, dopo sette stagioni e 144 partite, trova la vittoria numero 104 sulla panchina acajotta, la più bella, quella che vale la promozione in Divisione Regionale 1.
“Ci siamo tolti la scimmia dalla schiena - commenta il coach -. È stata la vittoria dei senatori, hanno giocato dei playoff eccezionali; Mondino ha dominato e siamo felici per lui; ha chiuso la partita con 24 punti in 24 minuti. Gastaldi, il capitano, è stato il collante della squadra tenendo tutti uniti e più di tutti ha voluto che ci riprovassimo insieme. Abbiamo giocato contro una squadra forte, ma abbiamo dimostrato di essere più completi e più lunghi con la squadra. Come ho detto a loro, noi allenatori contiamo al 10% probabilmente all’interno di una prestazione, contano i giocatori perché loro fanno la differenza e vanno in campo, come allenatore se li hai forti vinci sennò no. L’allenatore dev’essere bravo a fare i cambi, metterli nei momenti giusti, ma sono stati bravi loro a vincere. Il prossimo anno ci sarà un esordio massiccio degli under 19, anche se qualche ‘vecchio’ rimarrà perché c’è bisogno di qualcuno per indicare la strada comportamentale e umana”.
Sul futuro, invece, coach Carchia annuncia: “Non allenerò più loro, ci tenevo a chiudere il cerchio. Avrei già smesso l’anno scorso, ma sono grato a loro perché mi hanno fatto chiudere vincendo. C’è bisogno di dare un cambio, ritengo che sia giusto così. Sono contento, è stata una grande gioia chiudere vincendo con lo zoccolo duro dell’Acaja. Ora mi fermo qua, allenare è stato bellissimo e sono felice di come sia andata”.
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