Enrico Sampò, dalla Savella alla Formula 1

Lavorare in Formula 1, dietro le quinte, a contatto con i migliori piloti al mondo. Un sogno per molti. Per Enrico Sampò, trinitese, ingegnere meccanico, classe 1982, è una realtà.

Dopo aver studiato in Italia e proseguito in Inghilterra, nel 2011 ha iniziato a lavorare per la Ferrari e nel 2020 è diventato il responsabile del simulatore di guida della rossa. Dai primi studi agli obiettivi per il futuro, passando per aneddoti e curiosità sul mondo Ferrari e non solo: vi presentiamo Enrico Sampò, che abbiamo sentito qualche settimana fa.

[...] Come ti sei avvicinato alla Formula 1?

Il mio primo lavoro è stato proprio in Ferrari e sono partito con le simulazioni, fino al 2018. Fare simulazioni vuol dire scrivere software e modelli che ti permettono di prevedere e analizzare il comportamento della macchina quando va in pista. Vengono usati soprattutto in preparazione alle gare di Formula 1.

Infatti, settimane prima di un gran premio si inizia a provare quale potrebbe essere la configurazione ottimale per quella pista specifica. Da lì si fanno poi tante simulazioni in ambiente virtuale, delle previsioni che ti permettono di capire quali problemi ci potrebbero essere e quali soluzioni bisognerà eventualmente adottare.

La Formula 1 è molto “virtuale” perché si possono fare pochi test in pista e sono molto costosi, mentre nel mondo digitale ci si può sbizzarrire. Mi sono anche occupato di progettazione delle macchine future; infatti, nel mondo virtuale esistono molto prima rispetto a quando le si vedono in pista.

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