La scuola media di Genola nel futuro: arriva il “metodo Dada”

È stato illustrato alle famiglie mercoledì 22 maggio

C’erano quasi tutte le famiglie degli studenti che il prossimo anno frequenteranno la scuola media a Genola all’incontro, mercoledì 22 maggio a La finestra sul castello, organizzato per illustrare le novità che rinnoveranno il plesso genolese il prossimo anno scolastico.
A introdurre le novità la dirigente dell’Istituto comprensivo Sacco Fabiana Arnaudo che ha spiegato nel dettaglio il modello Dada: esso prevede che nell’ambiente scolastico siano gli studenti a spostarsi tra le varie aule. In questo modo gli spazi di apprendimento possono essere allestiti in modo tematico.
Dada significa infatti “didattica per ambienti di apprendimento” e prevede anche che ogni studente abbia un armadietto dedicato dove tenere il materiale scolastico da recuperare nei cambi d’ora, che sono poi anche cambi di aula: “Tutto questo contribuirà a costituire un modello innovativo e dinamico che va a migliorare le ‘soft skills’ degli studenti, cioè quelle abilità collaterali che riguardano la capacità di sviluppare autonomia e il senso della puntualità. Permette ai ragazzi anche di fare movimento tra una lezione e l’altra - ha spiegato la dirigente Arnaudo -. Lo spostamento è utile perché rappresenta una sorta di micro intervallo che consente di passare alla disciplina successiva in modo sereno. Ogni aula diventa così un laboratorio vivo e da vivere: nell’aula di lettere, ad esempio, ci saranno libri da consultare, in quella di matematica delle formule sulle pareti. Gli spazi saranno arredati in modo da essere utili al tipo di insegnamento che vi si tiene”.
Se il metodo Dada è già innovativo di per sé, nel caso di Genola ci saranno ulteriori novità. “Siccome vi si svolge il tempo pieno e che con questo metodo i docenti risparmieranno alcuni minuti ogni giorno, trasformeranno questo tempo in laboratori a disposizione per insegnamenti che andranno oltre a quelli curriculari. Il martedì pomeriggio ci saranno quindi laboratori di canto, ad esempio, o informatica. Il martedì pomeriggio i ragazzi potranno scegliere dei corsi extracurriculari da frequentare liberamente”.
Il nuovo metodo, accolto con favore dalle famiglie presenti, è stato “toccato con mano” dalla professoressa Livia Burdese, referente di plesso, che si è recata a Cumiana a vedere una scuola in cui questo metodo è già applicato. A facilitare ulteriormente l’avvio il Comune di Genola che ha finanziato l’acquisto degli armadietti.