La fine, l’inizio…

Giorni intensi in cui il ritorno del caldo coincide anche con il rovente clima elettorale. A volte pure troppo rovente. E mentre si avvicina il fine settimana del voto, con la speranza che a vincere non sia il “non voto”, c’è un altro momento importante per centinaia, migliaia di cittadini. È la fine della scuola, riguarda i giovanissimi e i giovani cittadini. Sono, nella stragrande maggioranza, quelli che ancora non entreranno nei seggi per esprimere il proprio parere, ma questo non li rende meno cittadini, meno protagonisti e meno al centro. Anzi, il voto, oltre ad esprimere le nostre idee su ciò che vorremmo domani da chi ci governa, dovrebbe avere la prospettiva ampia che vada alle prossime generazioni, a chi voterà dopo di noi. Non solo il progetto di domani, la promessa per il breve termine, nonostante occorra concretezza e capacità di intervento, ma una prospettiva. In questi giorni molte scuole del nostro territorio vedranno uscire i nostri ragazzi e ragazze per l’ultima volta prima della pausa estiva, e poco dopo entrare gli adulti per il voto. L’augurio è che i secondi, gli adulti, nell’esercitare questo diritto-dovere, pensino anche e soprattutto ai primi.