Saranno due i candidati sindaci a Centallo. Giuseppe Chiavassa, 67 anni, è il candidato sindaco della lista “Insieme per Crescere”. Non era scontato: fino a pochi mesi fa, infatti, la legge lo consentiva soltanto ai sindaci di Comuni sotto i 5 mila abitanti, prima della modifica che ha innalzato l’asticella fino a 15 mila abitanti. Il suo antagonista è Mariano Giraudo, 65 anni, con la lista “Per Centallo”.
“Centallo Futura”, la lista che cinque anni fa sostenne Alessandro Cubeddu, non si è invece presentata alle elezioni.
Gli elettori sono quasi 5.700, suddivisi fra i 6 seggi distribuiti sul territorio del Comune, quattro a Centallo e uno a testa a San Biagio e Roata Chiusani.
Pubblichiamo di seguito le interviste ai due candidati.
Chiavassa: "La nostra priorità è il verde"
Siete rimasti due candidati. Se lo aspettava?
No, non me lo aspettavo. Mi aspettavo, al contrario, che l’attuale minoranza, con tutti gli scontri che abbiamo avuto in questi ultimi cinque anni, avesse voglia di ripresentarsi per proporre un’alternativa a noi. Invece ci sarà Mariano Giraudo. È un amico, oltre che un avversario politico con cui mi sono già misurato in passato. Ha un lista di persone perbene, mi dispiace che non sia completa.
Perché i centallesi dovrebbero scegliere lei?
Se pensano che abbiamo fatto bene, devono votare per il mio gruppo, non solo per me. Noi siamo convinti di aver fatto un buon lavoro per Centallo, siamo contenti della città che i centallesi vedono quotidianamente con i loro occhi. Se abbiamo sbagliato qualche volta, lo abbiamo sempre fatto in buona fede avendo in mente il bene comune. Mi ripresento con una lista rinnovata per metà, con tanti giovani che hanno voglia di rendersi utili, come hanno dimostrato nelle realtà in cui li abbiamo incontrati e conosciuti.
Cinque anni fa, con tre candidati, raccolse il 56,39% dei voti. Questa volta a che cosa punta?
Mi piacerebbe superare il 60%, ne abbiamo la possibilità visto il lavoro fatto. Ma il voto è sempre un’incognita e l’ultima parola spetta agli elettori.
Qual è il punto irrinunciabile del suo programma?
Il verde, sicuramente. La natura è stata troppo maltrattata in questi anni e ha bisogno di riprendersi quello che le abbiamo tolto. È la lezione che abbiamo imparato dal Covid: più spazi verdi, all’aperto, per stare bene. Abbiamo già una città pulita e rispettosa dell’ambiente. Da tempo non si verificano più criticità ambientali, come avveniva in passato. Le nostre aziende sono serie, a partire dagli allevamenti. Procediamo regolarmente con la piantumazione di nuovi alberi per garantire il rimboschimento. Ma vorremmo qualcosa di più, per il nostro futuro e, soprattutto, per quello dei nostri figli. In questa direzione, la nostra politica green prevede la creazione di nuovi parchi, fruibili da tutti, a Centallo, San Biagio e Roata.
Di che cos’altro ha bisogno Centallo nei prossimi cinque anni?
Di mantenere e rafforzare i suoi servizi: la scuola, innanzitutto, per la quale ci sono in cantiere diversi progetti di ampliamento e di ammodernamento. Di valorizzare i suoi impianti sportivi, che sono al top in Piemonte, le sue piazze, le attività produttive, il commercio, i suoi prodotti tipici.... E i giovani. Centallo ha bisogno di giovani che si interessino alla vita della comunità, come dico loro sempre in ogni occasione: alla consegna della Costituzione come in altri eventi pubblici. C’è bisogno anche di nuova manodopera per le nostre aziende. Mi piacerebbe, a questo proposito, ospitare corsi o una scuola sul territorio per indirizzare alle diverse professioni. È un sogno nel cassetto che tengo per il futuro.
Giraudo: "Siamo qui per cambiare"
Com’è nata la sua candidatura?
È il frutto di un’operazione cominciata a novembre, quando abbiamo iniziato a confrontarci con il nucleo storico di “Per Centallo”, e terminata a fine aprile, quando abbiamo avuto la certezza di esserci, avendo raggiunto la soglia minima di candidati in lista. Successivamente, l’abbiamo superata raggiungendo il numero di 10. Potevamo anche arrivare oltre, ma abbiamo deciso di fermarci. Avremmo voluto - lo avevamo anche detto - che candidato sindaco fosse una donna, ma le nostre donne in lista sono alla loro prima esperienza amministrativa e hanno preferito rinunciare. Così hanno fatto anche i nostri veterani, Angelo (Origlia) e Adriano (Damiano). L’unico rimasto con un po’ di esperienza, a quel punto, ero io. E ho accettato.
Perché i centallesi dovrebbero scegliere lei?
Per quanto ci riguarda direi: per provare a cambiare un’Amministrazione comunale che da 20 anni governa Centallo, sostituendola con un’amministrazione più giovane. Non parlo di età anagrafica, ma di persone con un nuovo approccio nell’amministrare le necessità del territorio dove vivono tutti i nostri concittadini.
Cinque anni fa raccolse poco meno dell’8%. Questa volta a che cosa punta?
L’obiettivo massimo è, ovviamente, vincere le elezione. L’alternativa è superare il 38%, risultato che avevamo raggiunto con la nostra lista “Per Centallo” guidata da Angelo Origlia nel 2014. Detto questo, se i nostri concittadini ci vogliono eleggere per amministrare, come maggioranza il Comune di Centallo, noi siamo pronti.
Quale è il punto irrinunciabile del suo programma?
Tutti i nostri punti programmatici sono importanti, ma quello a cui non vogliamo rinunciare è garantire la sicurezza in tutte le sue forme ai nostri concittadini, dagli 0 anni in su. Penso, ad esempio, alla sicurezza stradale in quei punti di Centallo e delle frazioni dove i pedoni sono poco tutelati.
Di che cos’altro ha bisogno Centallo?
Lo stiamo chiedendo ai cittadini negli incontri elettorali a Centallo, San Biagio e Roata, prendendo nota delle loro indicazioni. Noi, per parte nostra, crediamo importante rilanciare il piccolo commercio, valorizzare le attività artigianali e i prodotti tipici.
Quale rapporto intendete impostare con la controparte politica?
Se saranno loro a vincere, chiederemo il ripristino delle Commissioni consiliari per avere l’opportunità di partecipare alle scelte o, perlomeno, di conoscere tutte le decisioni. Se saremo noi a vincere, assicureremo la presenza delle Commissioni alla controparte. Con la lista Chiavassa abbiamo già avuto modo di lavorare in passato. Siamo tutte e due liste civiche, non abbiamo obiettivi inconciliabili. Un rapporto sereno, collaborativo, è il percorso migliore per una realtà come Centallo. Ovviamente bisogna volerlo entrambi.