La squadra che la supporta è formata da tre liste di partito e una che si richiama ad Azione, a cui si affiancano tre liste civiche. Quanto conta la politica nella sua candidatura? Conta tantissimo perché avere una “filiera di governo” che parte dal Comune, passa dalla Regione e arriva fino a Roma è un notevole supporto per risolvere problematiche che senza un contatto diretto con chi è nella stanza dei bottoni non si riuscirebbero ad affrontare.
Il motivo per cui i fossanesi dovrebbero votarla? In questi cinque anni penso di aver dimostrato ai fossanesi e alle fossanesi competenza, presenza e una risposta a tutte le esigenze che ho riscontrato. Nonostante i problemi che tutti conoscono nei primi due anni di mandato, il lavoro svolto ci ha permesso di portare a termine il nostro programma elettorale e di implementarlo con le esigenze sopravvenute nel corso del mandato. Il presente tutti lo possono vedere, il futuro lo costruiremo insieme, il passato i fossanesi non lo dimenticano. Perciò, dico loro: “Continuiamo a lavorare insieme per far crescere Fossano”.
Qual è il suo bilancio di mandato dei cinque anni appena trascorsi? Durante il mio mandato abbiamo investito circa 20 milioni di euro in opere pubbliche. L’elenco è lunghissimo: comprende la messa in sicurezza ed efficientamento delle scuole, gli impianti sportivi (il campo polivalente da calcio e rugby), la viabilità con relative asfaltature, il ripristino di aree franate, la risistemazione di piazza Vittorio Veneto. E poi, ancora, investimenti sull’illuminazione pubblica, per la realizzazione di condotte fognarie nell’area produttiva ovest attese da oltre 20 anni, per l’ampliamento della rete idrica in aree non ancora servite, il recupero di edifici storici, la messa in sicurezza di ponti e cavalcavia con successivo collaudo, l’eliminazione di barriere architettoniche, gli investimenti per la sistemazione dei cimiteri. Abbiamo diminuito le tasse laddove possibile e previsto un rimborso Tari per le famiglie in difficoltà. Abbiamo sostituito tutto il sistema di video-sorveglianza, investito nelle frazioni, nello sport e nelle manifestazioni, dai concerti al Fossano Cabaret, dal Carnevale alle mostre bovine, sostenuto il volontariato e realizzato molti altri interventi che non è possibile citare, per mancanza di spazio, ma visibili a tutti. Con un bilancio così, non posso che essere soddisfatto.
Ci spieghi in due parole la sua posizione sull’impianto di biometano in via Marene e ci dica in che cosa si distingue da quella del suo contendente… Siamo contrari. Lo abbiamo già detto nella Conferenza dei servizi del 6 febbraio, quando ho sollevato tutte le criticità poi illustrate in Consiglio comunale. E da allora abbiamo agito in coerenza, fino alla decisione - giovedì 30 maggio - di costituire un’unità di progetto, coordinata da personale dirigente con competenze in materia urbanistica ed edilizia, ambientale e di diritto amministrativo, che potrà avvalersi del contributo di professionisti esterni con il compito di individuare le falle del progetto in vista della Conferenza dei servizi e, soprattutto, dell’esame della Variante al Piano regolatore, che è competenza specifica del Comune e nella quale dovremo dire, come faremo, un no motivato da solide argomentazioni. Questo è quel che possiamo fare. Non possiamo, invece, impedire a un privato di presentare una proposta, né alla procedura di seguire il suo corso. Se, invece, si vuol fare campagna elettorale, ci si può inventare, come fece il mio contendente, un fermo No contro la costruzione di una centrale nucleare a Fossano, di cui non c’era mai stato il rischio, magari per far dimenticare la proposta di ospitare una discarica di amianto, a livello provinciale, che l’Amministrazione di allora aveva fatto poco prima motivando l’interesse pubblico col risparmio sull’amianto scaricato. Non è la mia idea di trasparenza, né il mio modo di fare politica.
Che cosa serve ed è fattibile per Fossano per migliorare il tenore di vita dei suoi cittadini? Il nostro programma è fatto di tanti interventi che puntano nella direzione di migliorare la qualità della vita dei fossanesi. Vogliamo una città pulita e sicura e per questo accogliamo con gioia l’arrivo di un presidio Polfer alla Stazione. La sicurezza è un bene prezioso che cercheremo di tutelare potenziando la video-sorveglianza, con campagne informative antitruffa, tavoli di confronto con le Forze dell’ordine, il contrasto all’accattonaggio molesto, al bullismo e alla micro-delinquenza. Ci impegneremo a migliorare i servizi sanitari con la realizzazione della Casa della Salute in via Lancimano e il sostegno all’assistenza domiciliare, a dare spazi ai giovani e alle famiglie, a rafforzare l’integrazione delle persone disabili in tutte le fasi della vita, a supportare le politiche di co-housing per l’indipendenza delle persone fragili, a promuovere un dialogo inclusivo per la partecipazione alla vita pubblica delle varie comunità presenti sul territorio cittadino.
Quali infrastrutture sono necessarie per valorizzare la centralità geografica di Fossano? È appena stata riaperta ai mezzi pesanti una carreggiata della tangenziale. E questo è già un passo per far valere la nostra centralità. Gli altri che abbiamo in mente sono una bretella stradale che colleghi via Torino, partendo dalla zona ex Michelin, per arrivare su via Villafalletto, in concomitanza del raccordo della tangenziale. E poi il casello di Tagliata, un mini-casello, che si può fare senza consumare troppo suolo e di cui si può tornare a discutere una volta completata la Cuneo-Asti e terminati gli interventi di natura strutturale sulla Torino-Savona. Supporteremo anche l’idea di aprire l’aeroporto di Levaldigi ad un scalo merci, cominciando a ragionare su un raccordo ferroviario con Fossano e proseguendo l’opera di allargamento della Fossano-Villafalletto. Contribuiranno alla nostra centralità anche i percorsi ciclo-pedonali di collegamento tra l’area del nostro Parco fluviale e le altre città sull’asta di Stura e la sede della Maxiemergenza per la quale sono stati garantiti i finanziamenti.
Il progetto irrinunciabile per i prossimi cinque anni? Abbiamo tanti obiettivi. Ne devo citare almeno quattro: la Casa delle Associazioni, la Casa del Fiume, il nuovo Asilo Nido e la scala mobile in piazza Vittorio Veneto con parcheggio pubblico in via Palocca.
Dicono i maligni: voti Tallone, ma comanda Bergesio. Per me è un orgoglio essere paragonato al senatore Bergesio. Tutti conoscono la sua carriera lavorativa, politica e l’impegno quotidiano che riserva al territorio. Da lui ho imparato tante cose: l’onestà, la dedizione ai cittadini e a non dare importanza all’invidia altrui.
Il punto debole del suo avversario? Le mie liste sono composte da studenti, pensionati, mamme, liberi professionisti, agricoltori, medici, personale sanitario, puri volontari, operai, imprenditori. Ci sono consiglieri comunali, assessori e non ultimo, un senatore. Questo è il mio punto di forza. Non voglio dire il suo punto debole.
E se non sarà eletto? Continuerò il mio lavoro da libero professionista, e continuerò a dedicarmi ai fossanesi. Ma prima di tutto, dopo cinque anni di impegno costante e quotidiano, mi vorrò riposare tre giorni di fila, lontano dal telefono e insieme alla mia famiglia.
Ha già in mente la sua Giunta? Sarà sicuramente una Giunta preparata, determinata, con voglia di lavorare per la città. Ma saranno il risultato elettorale e la coalizione a dire da chi sarà composta.