Ci descriva la squadra che la supporta. Non c’è una lista di partito e pochi sono i consiglieri e gli amministratori del passato. Perché questa scelta? Perché la proposta amministrativa in cui sono stato coinvolto è una vera proposta di cambiamento. Non è un’operazione di immagine, per riportare in Comune il passato. È invece l’espressione di un “patto tra generazioni” per mettere in sicurezza il futuro di Fossano: da una parte persone con esperienza, che portano in dote le conoscenze e le capacità maturate nell’arco di una vita, dall’altra persone giovani e preparate. Il nostro progetto per Fossano è stato scritto insieme, confrontandoci a più riprese con i cittadini, superando le logiche di appartenenza.
Perché le persone dovrebbero votare lei e la sua squadra? Sono stato assessore comunale, sindaco, assessore regionale e amo la mia città. Fossano non ha altre personalità con questo tipo di curriculum politico, e qualcuno ha pensato che fosse naturale ricominciare dalla mia figura. Ma ce ne sono moltissime altre, nel mio gruppo, che col tempo rappresenteranno una sorpresa positiva per i fossanesi.
I maligni dicono “Balocco ha già dato, poteva stare in panchina”. Le dirò che sono il primo ad averlo detto, ma non sono riuscito a convincere chi mi ha coinvolto! A parte gli scherzi, so che mi viene riconosciuta la capacità di mettere insieme progetti, energie, interessi diversi. E quando l’esigenza è ricostruire una comunità, riunire le sue straordinarie forze che oggi sono frammentate, non è possibile sottrarsi al compito.
Il progetto irrinunciabile per i prossimi 5 anni per Fossano? Innanzitutto ricominciare dal dialogo e dall’ascolto, ad esempio ridando voce alle consulte (Giovani, Famiglie, Attività produttive, Pari opportunità...) e confrontandoci costantemente con frazioni, borghi e associazioni. Abbiamo un disegno ben preciso di rilancio economico e sociale del nostro territorio: la valorizzazione dei suoi prodotti, delle sue imprese, della sua cultura e del suo patrimonio ambientale. Vogliamo fare rete e sostenere le famiglie con figli: la nostra città invertirà le sue dinamiche demografiche. Come? Aumenteremo i servizi, in particolare per i più piccoli, rafforzando ciò che già c’è e poi, all’interno e all’esterno delle scuole, garantendo uno spazio post-orario scolastico presidiato da personale formato, che garantisca l’assistenza e la socialità che oggi manca.
Riprenderemo in mano il progetto degli alloggi assistiti per anziani. Prioritaria è la salute: vogliamo servizi sanitari tempestivi e vicini al cittadino. Un tempo la Casa della salute in corso Ferraris aveva 16 mila passaggi l’anno: possiamo fare ancora di più e meglio con la Casa di Comunità in via Lancimano, della cui ristrutturazione con fondi Pnrr regionali non abbiamo più notizia. Vanno poi potenziate la Riabilitazione al Ss. Trinità e la Neuropsichiatria Infantile, negli ultimi anni pesantemente depauperizzata.
Cosa serve ed è fattibile per Fossano per migliorare il tenore di vita dei suoi cittadini? Solo chi non vuol vedere non si accorge dello stillicidio di chiusure di attività, soprattutto nell’ambito del commercio. Ma ricordo che “tenore di vita” significa anche il benessere e l’armonia di una comunità. Siamo in una fase storica delicatissima, in particolare per quanto riguarda le fasce giovanili. Dobbiamo creare occasioni e spazi in cui i giovani possano esprimersi e gestirsi liberamente, socializzare in modo sano, creare rapporti veri. Pensiamo a rivitalizzare Cascina Sacerdote, a recuperare il Foro boario (l’area della Sala contrattazioni, ad oggi poco utilizzata), a valorizzare il Movicentro. Rimetteremo in opera anche l’educativa di strada: dobbiamo iniziare a prevenire e non sempre inseguire le criticità.
Si aggiunge il tema del Villaggio sportivo: oggi c’è una buona gestione degli impianti, grazie a tre società che a questo punto si tratta di mettere in rete e di supportare. Restano ancora spazi liberi, che devono rimanere tali. Va ripreso in mano il campo di calcio-rugby e va sistemata la palestra comunale.
In materia di sicurezza, in Cascina Sacerdote e al Movicentro pensiamo ad un presidio della Polizia locale che può fare sinergia con l’educativa di strada. Finalmente è arrivata a Fossano la Polizia ferroviaria, in attuazione di un accordo che avevo stipulato quando ero assessore regionale.
Va ottimizzata la videosorveglianza, perché sia utilizzata al meglio. Ho già detto che il contenimento della velocità si ottiene lavorando sulla moderazione nel traffico e non sanzionando ex post sforamenti dei limiti di pochi chilometri orari.
Quali infrastrutture sono necessarie per valorizzare la centralità geografica di Fossano? Cogliamo l’occasione del rifacimento della tangenziale: insisto sulla possibilità di creare lo svincolo su via Torino, tanto più che le tecnologie consentono di realizzarlo in spazi contenuti. Sarebbe un servizio per le attività, potrebbe far emergere la funzione logistica di Fossano: una logistica di territorio e di intermodalità gomma-ferro che è la prospettiva futura di molte aziende.
Qual è la sua posizione sull’impianto di biometano in via Marene e in cosa si distingue da quella dell’avversario? Rispetto al biometano come tecnologia non abbiamo nulla in contrario, ma siamo molto preoccupati per quel progetto: intanto per la localizzazione, alle porte della città, vicino a frazioni importanti e molto abitate. Se nascesse come progetto a servizio della zootecnia locale, e nascesse altrove, potrebbe essere interessante, ma questo è un progetto di natura finanziaria-industriale che pare finalizzato a sfruttare contributi Pnrr. Il rischio è che l’impianto venga abbandonato una volta “spremuto il limone”. E poi: da quanto capiamo, l’approvvigionamento dovrebbe essere soprattutto con la pollina (le deiezioni avicole) e questo un po’ ci preoccupa.
La posizione del mio avversario? In Conferenza di servizi di febbraio è stata ambigua. Prendiamo atto che ora dice di non volerlo. Bene, ma servono fatti: osservazioni giuridico-tecniche fondate che dimostrino che l’interesse pubblico, che la procedura riconosce a questi impianti, va a ledere altri interessi pubblici rilevanti, fino ad annullare il vantaggio che deriva dalla produzione di energia rinnovabile. Tallone per tre mesi ha taciuto sul progetto, fino a quando io non l’ho scoperto e reso pubblico, e fino ad ora non si è attrezzato per contrastare l’impianto in questione. L’amministrazione sembra in totale paralisi e ci sono anzi indizi di segno opposto, a cominciare dal rinvio della Conferenza dei servizi al 18 giugno, quando il nuovo Consiglio comunale non si sarà ancora insediato e sarà dunque il momento di massima debolezza politica della nostra città.
Il suo giudizio sull’operato dell’amministrazione comunale nei 5 anni appena trascorsi. Assoluta autoreferenzialità e il rifiuto di ascoltare la città a tutti i livelli. Evidente incapacità amministrativa, come dimostra il treno perso del Pnrr e di altri contributi, per non parlare dell’omissione di interventi minimi, come la ristrutturazione del controsoffitto della biblioteca dei ragazzi o la manutenzione della caldaia del Babyparking Magicabula.
Il punto debole del suo avversario? L’inadeguatezza e il rispondere a interessi estranei alla città.
Ha già in mente la sua Giunta? Ho una scelta vastissima tra i candidati delle mie cinque liste, per competenze, sensibilità, esperienza. Sarà una Giunta di donne e di uomini, con più esperienza e giovani, per portare in Giunta creatività e apertura al futuro. Accantonerò metà della mia indennità da Sindaco in un conto a parte che utilizzerò per sostenere le famiglie in difficoltà ed interventi di pubblica utilità.
E se non sarà eletto? Sarò un consigliere comunale, onorerò l’impegno.