La diocesi di Cuneo-Fossano sta per vivere un doppio appuntamento che riguarda il pellegrinaggio e il senso del camminare.
Il prossimo 27 luglio, infatti, si terrà il pellegrinaggio diocesano dal Santuario Madre della Divina Provvidenza di Cussanio a quello di Fontanelle dedicato a Maria Regina Pacis. Un percorso lungo il parco fluviale che unirà due luoghi simbolo della nuova diocesi.
Questo appuntamento sarà preceduto da una serata, in calendario per sabato 8 giugno alle 20,45 al Santuario di Cussanio, in cui oltre ad illustrare il pellegrinaggio verrà presentato il progetto per la richiesta di istituzione ufficiale della Giornata del cammino e del pellegrinaggio nel giorno in cui si celebra San Giacomo.
Tra i promotori dell’iniziativa c’è il fossanese Dario Armando, autore del libro “Forse ho fatto un pellegrinaggio” pubblicato nel 2021.
“L’idea è nata in seguito al libro che ho scritto - spiega -. Ci siamo resi conto che non esiste ancora una Giornata dedicata al cammino e al pellegrinaggio e abbiamo pensato che sarebbe stato bello richiedere ufficialmente l’istituzione di tale giornata. Il pellegrinaggio è una tradizione antica che continua ad essere molto sentita. È coinvolgente, una forma di preghiera del corpo. L’idea è quella di scegliere il 25 luglio, data in cui si festeggia San Giacomo, significativa perché rimanda ad uno dei cammini più conosciuti al mondo, quello di Santiago de Compostela”.
Don Pierangelo Chiaramello, rettore del Santuario di Cussanio, nell’invitare al pellegrinaggio “da Santuario a Santuario” in programma a luglio sottolinea i tratti fondamentali di ogni pellegrinaggio e la forza che ancora oggi i santuari hanno per i fedeli.
“I Santuari hanno da sempre un ruolo di riferimento per una larga fetta di gente che porta nel cuore ed esprime nella vita la dimensione propria di una religiosità che, segnata da espressioni di antica tradizione, è chiamata ‘pietà popolare’ - spiega -. Anche l’impegno di un lungo pellegrinaggio sta all’interno di questo contesto dove la vita con le sue fatiche è come riassunta simbolicamente e dove nel primo passo compiuto si condensa la speranza e si rende evidente il coraggio di mettersi in gioco. Per mettersi in gioco è necessario uscire, compiere un esodo. Il pellegrinaggio, non a caso, parte sempre da una porta, la porta di casa che è simbolo del fluire di vita. La oltrepassiamo per andare al lavoro, per fare la spesa, per sbrigare faccende, per incontrare gli amici, per fare ‘due passi’, per custodire gli affetti. Si varca la porta di casa e si esce per cominciare il cammino, il pellegrinaggio, che andrà dalla porta del Santuario della Madre di Provvidenza alla porta del Santuario della Regina della Pace”.
Nella serata dell’8 giugno a Cussanio, è prevista l’animazione del coro del Cai di Fossano. Tra gli interventi, quello di mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo-Fossano, don Pierangelo Chiaramello, rettore del Santuario di Cussanio, don Sebastiano Carlo Vallati, vicario generale, don Flavio Luciano, vicario per la pastorale, Dario Armando, autore del libro “Forse ho fatto un pellegrinaggio” e le testimonianze di Stefania Belmondo e Maurizio Damilano.