Antonio Calcagno - UniAmo Sant'Albano
Quali sono secondo lei i bisogni più urgenti di Sant’Albano?
Ci sono tre aspetti fondamentali a cui bisogna dare risposte e agire in tempi urgenti. Il primo è relativo alla sicurezza dei cittadini: dobbiamo far sì che tutti si sentano tranquilli e sereni di andare al parco, a spasso e in giro per il paese senza timori e paure. Occorre pertanto agire su diversi fronti: con la prevenzione, aumentando i controlli da parte dell’autorità di polizia e potenziando l’illuminazione pubblica (vedasi il parco giochi che è sempre molto buio). Il secondo aspetto è relativo all’organizzazione degli uffici comunali: essi devono essere a disposizione del pubblico, sempre aperti; occorre pertanto una struttura ben definita, un segretario comunale più presente, un ufficio tecnico sempre più funzionale, un servizio di ragioneria in grado di soddisfare le numerose esigenze. Siamo in attesa che il posto vacante sia occupato dalla vincitrice del concorso. Il terzo aspetto è il più difficile; si tratta infatti di opere pubbliche quali ad esempio il recupero delle vecchie scuole medie, della realizzazione di un asilo nido, di un campo di padel, della sistemazione dei campi sportivi, della sistemazione della vecchia palestra, della realizzazione di uno spazio coperto per eventi o semplicemente la sistemazione delle strade comunali e vicinali; ma questo dipenderà solamente dalla nostra capacità di portare nelle casse comunali le risorse attraverso i bandi pubblici: è noto e risaputo che i soldi sono sempre meno.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
La passione politica è sempre stata un elemento che ha caratterizzato la mia vita; a questa ci aggiungo l’amore per il mio paese e questa è la risposta. Inoltre le varie esperienze avute negli ultimi anni fanno sì che mi senta “quasi obbligato” a candidarmi, per dare risposte concrete, per realizzare quanto citato poc’anzi. Il paese ha bisogno di una guida che porti trasparenza, che dia alle persone del paese, alle associazioni varie, alle istituzioni quel senso di sicurezza, di fiducia che negli ultimi anni è venuto a mancare.
Quali sono gli elementi fondamentali del vostro programma?
Sicurezza, trasparenza, collaborazione. E poi la realizzazione di alcune opere già citate in precedenza, quali il recupero delle vecchie scuole medie, la sistemazione della bocciofila, la realizzazione di un’area per eventi pubblici, un asilo nido, la casa di riposo e una nuova destinazione a quella vecchia. Le opere di ordinaria manutenzione, ma non meno importanti come le strade comunali e vicinali. La gestione del verde, la pulizia del paese e frazioni, la manutenzione del cimitero, una raccolta differenziata migliorabile come ad esempio per il vetro e il metallo. Tante cose da fare e fare bene; servono risorse e l’impegno è quello di trovarle attraverso una partecipazione puntuale e precisa ai bandi regionali, ministeriali ed europei.
Qual è la caratteristica fondamentale di un amministratore locale ?
Per amministrare un paese come Sant’Albano serve una visione di insieme che tenga conto sia delle piccole cose (dalla pulizia delle strade al taglio dell’erba, ecc.), sia di una capacità di pensare, progettare e realizzare grandi opere. Occorre saper ascoltare tutti, dare udienza, valutare con serenità e moderazione e poi saper decidere. Ci vuole equilibrio, rispetto per le persone, capacità di valutazione. E poi tanta, tanta esperienza: e su questo piatto ci metto oltre quarant’anni di lavoro ed esperienza in campo amministrativo.
Massimo Ravera - Solo per Sant'Alban
Quali sono secondo lei i bisogni più urgenti per Sant’Albano?
Una necessità assoluta è quella di mettere mano al piano regolatore. Le metrature disponibili attualmente sono irrisorie e non consentirebbero eventuali insediamenti o ampliamenti industriali e artigianali. Un’altra priorità di intervento riguarda la Casa di riposo che dà un servizio prezioso agli anziani del paese, dobbiamo garantire tale servizio prestando attenzione alla messa a norma dei locali e vigilando sull’attività della cooperativa che la gestisce per dare un servizio sempre migliore agli ospiti. C’è poi un aspetto meno strutturale e più umano; dobbiamo mettere insieme le tante associazioni che ci sono in paese, una ventina circa: che si occupino di eventi o di volontariato sono una componente preziosa di una comunità per affrontare tutte le situazioni che si vengono a creare in un paese come il nostro.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
Ho deciso nel 2022 mosso dal grande amore che nutro verso la mia terra, verso i miei compaesani, verso tutto ciò che riguarda il tessuto sociale della nostra Sant’Albano. Con grande piacere mi sono spinto in questa avventura cercando di coinvolgere le persone che maggiormente mi davano delle certezze, che condividessero i miei stessi ideali, gli stessi obiettivi di miglioramento del paese. In me c’è un grandissimo entusiasmo nel cercare veramente di rendere Sant’Albano un paese più unito possibile. Se dovessi essere eletto e se riuscirò in questo intento penso che si potranno fare tante cose perché le persone, quando sono motivate e caratterizzate da un comune denominatore, che deve essere l’amore per il paese e il desiderio di renderlo migliore, possano fare davvero grandi cose.
Cosa c’è, in breve, nel programma di “Solo per Sant’Alban”?
Nel nostro programma ci sono dieci punti principali. Abbiamo già parlato del piano regolatore che è il primo. C’è poi il territorio inteso come ambiente e strutture. Intendiamo ad esempio riqualificare la palestra e intervenire all’Oasi La Madonnina grazie ai fondi ottenuti con il programma di interventi di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi e concludere l’iter per il rifacimento del ponte di via Trinità. In merito ai servizi per la popolazione vogliamo lavorare alla creazione di un micronido e completare l’informatizzazione del Comune, tra le altre cose. Sul fronte delle scuole intendiamo potenziare pre scuola e dopo scuola. Gli altri punti che intendiamo mettere sul piatto per valorizzarli sono le frazioni, l’agricoltura, con interventi al Bedale, il volontariato, le associazioni sportive e che si occupano di eventi e manifestazioni, la Casa di riposo.
Quali devono essere le caratteristiche principali di un amministratore locale?
Penso che un amministratore locale debba essere assolutamente una figura caratterizzata da una grande predisposizione nell’ascolto delle persone e la volontà assoluta di essere presente sul territorio il più possibile per captare tutte quelle che sono le piccole, medie e grandi necessità dei singoli cittadini, delle attività, delle associazioni. È dunque fondamentale la presenza sul territorio. Un altro aspetto che ritengo importante è la capacità di confrontarsi con l’amministrazione tutta. Che mi trovi a rappresentare la maggioranza o la minoranza, mi impegnerò a trarre o dare spunti critici costruttivi per affrontare le problematiche che emergeranno nella maniera più completa ed efficace possibile. Questo può avvenire solo ed esclusivamente attraverso il dialogo, la comprensione di chi sta davanti e la volontà di lavorare insieme per un unico obiettivo, così come dice il nome della nostra lista, solo per Sant’Alban.