Intitolata a San Giovanni Battista, la chiesa di Centallo in due secoli e mezzo di storia è diventata simbolo non soltanto della Chiesa centallese, ma di tutto il paese. Di tutta la comunità.
La sua è una storia complessa: nata sul luogo della precedente chiesa, la sua vita non è stata facile. Le sue fondazioni reggono su grandi pali di rovere, una sorta di palafitta, per ovviare alla falda acquifera molto superficiale. Ciò nonostante i problemi di staticità ci sono stati, in più occasioni, fino all’intervento definitivo nel secolo scorso (tramite tiranti e chiavi che l’hanno stabilizzata) che ha salvato l’edificio sul quale, come una spada di Damocle, aleggiava l’ipotesi di abbattimento.
Recentemente sono stati festeggiati i 250 anni dall’apertura ai fedeli della chiesa. Festeggiamenti rinviati di un paio di anni a causa del Covid, ma che si sono svolti con un ricco programma di iniziative ed eventi, un libro, una serata di reading teatrale e musica, una rievocazione storica e diverse altre iniziative, curate dall’associazione culturale Centallo Viva.
Le celebrazioni per l’importante compleanno sono state occasione per molti centallesi e non solo per riscoprire la bellezza di questa chiesa, così ricca e monumentale con un apparato pittorico importante. Nell’ammirare tanta bellezza si è evidenziato l’ormai obsoleto impianto di illuminazione che non permette di valorizzare appieno la chiesa.
Proprio per questo è nato il progetto di nuova illuminazione, che il Consiglio parrocchiale degli Affari economici ha condiviso con la Diocesi. Un intervento che prevede un “adeguamento funzionale e normativo dell’impianto elettrico di illuminazione della chiesa”, tenuto conto che “i faretti si stanno spegnendo uno dopo l’altro, quelli ancora funzionanti, con lampade alogene, consumano molta energia elettrica, i lampadari stanno supplendo come possono ad una sempre più evidente mancanza di luce”.
L’intero intervento, i cui lavori inizieranno nel primo autunno (presumibilmente già a settembre) ammontano a 180 mila euro, ed è fondamentale l’intervento della Cei
con i fondi dell’8xmille che copriranno metà della spesa totale, 90 mila euro che è il massimo assegnabile. Per l’altra metà, la Parrocchia dovrà provvedere con risorse proprie o attingendo a contributi di Fondazioni bancarie. Ad inizio aprile è stata lanciata una sottoscrizione tra i parrocchiani, dal titolo “Dona un punto luce”, che sta già dando importanti risultati, così come era successo in passato con la sottoscrizione per il restauro dell’organo Vittino-Vegezzi Bossi, tra i gioielli della chiesa parrocchiale.
Al contributo Cei e a quello dei parrocchiani si aggiunge quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, sempre attenta alle esigenze del territorio e a quelle della Chiesa locale che ha già deliberato un contributo di 25 mila euro.
Il progetto è attualmente in corso, come sottolinea l’architetto Igor Violino responsabile del procedimento come delegato vescovile per i beni culturali della Diocesi di Cuneo-Fossano. Tale progetto è stato affidato allo Studio Brignone di Cuneo e all’architetto Garino ed è già stato approvato dall’ente di tutela.
Durante i lavori la chiesa dovrà necessariamente restare chiusa ai fedeli e la parrocchia verrà temporaneamente trasferita nella confraternita della “Rossa” come è già successo in passato in occasione di interventi e lavori.
Al termine dell’intervento i parrocchiani, i fedeli da tutta la diocesi e i turisti potranno ammirare una chiesa che con la sua maestosità e il suo ricco apparato di dipinti e opere d’arte è un vero e proprio catechismo aperto di fronte ai nostri occhi.
Nel lungo percorso che ha portato all’unione delle due diocesi di Cuneo e di Fossano nella nuova e unica diocesi, la chiesa di Centallo ha avuto un ruolo importante di “cerniera” tra i due territori e le due comunità e continuerà ad esserlo. Con una nuova luce.