Tre monete sotto il pavimento, protette dalle lastre di marmo contro il saccheggio del tempo. È uno dei ritrovamenti nella basilica civile dell’Augusta Bagiennorum, edificio indagato nell’ultima campagna di scavo avviata nel sito archeologico di frazione Roncaglia a Bene Vagienna, dove si trovano i resti della città romana. E ora si può ammirare - protetto da una teca - al secondo piano di palazzo Lucerna di Rorà, nel centro storico.
Nella struttura, che già ospita il Museo archeologico della città (Mab), sono stati allestiti nuovi spazi dedicati ai reperti provenienti dalla basilica. L’inaugurazione è avvenuta nella mattinata dello scorso 29 giugno. La giornata - ricca di iniziative - è stata l’occasione di fare il punto sugli obiettivi raggiunti tramite i progetti Tra[ce]s e P.e.p.a., finanziati nell’ambito del programma transfrontaliero Alcotra che punta alla valorizzazione di un’ampia area di confine fra Italia e Francia.
Se la basilica, “cuore” della vita civile nella città romana, è molto importante - in tutto il Piemonte non è stato rinvenuto nessun altro edificio di questo tipo - non meno importanti sono i reperti emersi in questi ultimi anni, fra i quali spiccano le monete. Di queste, tre furono collocate, con un intento propiziatorio, sotto il pavimento della basilica, all’epoca della sua costruzione. Gli archeologi, essendo riusciti a datarle, hanno ora la certezza che l’Augusta Bagiennorum - di cui la basilica fu il primo monumento - venne fondata, come suggerisce il suo nome, al tempo di Augusto, poco prima di Cristo.
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