Fossano dice addio al NeosPark

A Fossano, il NeosPark, il dispositivo ricaricabile per la sosta negli stalli a pagamento da esporre sul cruscotto del veicolo, va in pensione: il parcheggio nelle strisce blu si potrà pagare soltanto tramite applicazioni e, ovviamente, tramite le monete da inserire nel parcometro.

Nella città degli Acaja, è stato possibile ricaricare il NeosPark fino allo scorso 30 giugno e - sempre nel Comune di Fossano - si potrà utilizzare il credito residuo, esponendo il dispositivo sul cruscotto, fino al 31 dicembre. Nei Comuni che accettano ancora questa forma di pagamento, ad esempio Mondovì e Savigliano, gli utenti fossanesi potranno continuare ad usare il dispositivo NeosPark e, ovviamente, l’eventuale credito residuo che pensavano di spendere nella città degli Acaja.

Qui il dispositivo fu introdotto, nel 2010, come forma di pagamento alternativa alle monete: aveva (e ha) il vantaggio di consentire all’automobilista di pagare soltanto la sosta “reale”, mentre quando si versa un importo nel parcometro bisogna stimare il tempo in cui si lascerà il veicolo nello stallo, con il rischio di pagare più del dovuto o, peggio, di non tornare in tempo e subire una sanzione. In parallelo, è stato incoraggiato - in particolare, attraverso una deliberazione di Giunta comunale approvata nel giugno del 2022 - l’uso delle applicazioni create ad hoc per il pagamento della sosta nei parcheggi blu: oggi gli automobilisti possono servirsi di “NeosApp” che appartiene alla stessa famiglia del dispositivo NeosPark, di “EasyPark” e di “ParkingMyCar”.

Perché, infine, si è deciso di congedare il dispositivo NeosPark? Questa tecnologia è stata ritenuta superata dalle applicazioni, che presentano alcuni vantaggi, ad esempio la possibilità di gestire la sosta “da remoto”; se poi emergono dei contenziosi, l’applicazione permette di avere facilmente a disposizione tutte le informazioni necessarie per la sua risoluzione. Negli uffici comunali, si è inoltre osservato che oggi quasi tutti i potenziali utenti dispongono di smartphone, che consentono di pagare la sosta nei parcheggi blu tramite applicazione.

In ogni caso - ricordano dal Comando di Polizia locale - per i residenti over 70, che potrebbero per età avere meno dimestichezza con i dispositivi informatici, viene mantenuta la possibilità di stipulare un abbonamento annuale per i parcheggi a pagamento. Confermata anche la gratuità della sosta fra le strisce blu per le automobili ibride ed elettriche.

Ciò che cambia per gli utenti affezionati al dispositivo NeosPark - e che ha creato qualche lamentela - sono le spese di commissione. Queste ultime, quando si usano delle applicazioni per il pagamento del parcheggio, sono a carico dell’automobilista mentre, nel caso del dispositivo NeosPark, se le accollava il Comune.

L’importo delle commissioni, ritenuto elevato, è il motivo per cui Fossano, d’altro canto, non ha mai introdotto la possibilità di pagare il parcheggio tramite carta di credito. Meglio le app, insomma, pur presentando anch’esse spese di commissione. O le monete: operazione “vintage” nell’era smart che stiamo vivendo, ma sempre funzionante.