Nella manciata di ore che trascorrono a Fossano i turisti comprano? È la domanda che abbiamo fatto ad alcuni commercianti di via Roma, ideale seconda puntata dopo aver delineato (nella prima puntata, la settimana scorsa) che i clienti di alberghi e b&b soggiornano qui perlopiù per motivi di lavoro e quando ci scelgono per ragioni turistiche, lo fanno per la posizione centrale di Fossano: da qui si parte per andare a visitare altri luoghi della Granda o del Torinese. Nella città degli Acaja si trascorre soltanto qualche ora. Il tempo di un giro in centro, il viale, il Castello. Ma in quel giro entrano nei negozi?
“Si, lo fanno e spesso comprano anche. Se sono stranieri non chiedono nemmeno il prezzo prima di arrivare alla cassa”. È una somma, questa, delle cose che ci sono state raccontate dai titolari di diverse attività della via maestra, dai negozi di abbigliamento a quelli di borse, occhiali e accessori, da chi ha casalinghi e oggettistica, dai bar ai ristoranti, alle macellerie, a chi vende prodotti gastronomici.
“Non abbiamo il problema di avere così tanti turisti da doverli cacciare, ecco. Anzi, ce ne fossero di più sarebbe più vantaggioso per tutti - scherza un negoziante -. Ma ci sono alcuni ‘fedelissimi’ che tornano e questo fa piacere”. Chi più ha risposto positivamente alla nostra domanda ha un’attività posizionata tra il Comune e i Battuti rossi, ma tutti i commercianti interpellati, che sono anche “sentinella” del traffico pedonale sotto i portici, ci hanno confermato che di stranieri o persone munite di macchina fotografica e l’aria “rilassata” da turista ne passano, oggi più di un tempo, ma forse non si sono ancora raggiunti i livelli pre Covid. Per ragioni evidentemente non sanitarie sono anche quasi spariti dai radar i turisti russi che prima facevano volentieri delle soste anche nel nostro territorio, per poi tuffarsi nel mondo langarolo del vino e del tartufo. Sono meno, a quanto pare, anche gli asiatici, ma resistono gli americani e un po’ tutte le nazioni europee, svizzeri e francesi in primis; non mancano i clienti olandesi e tedeschi, ogni tanto chi vive in paesi più nordici, come la Finlandia.
Capita anche che gli acquisti che fanno siano così consistenti (o ingombranti) da non stare in valigia, così i commercianti si organizzano per una spedizione all’estero: “Nessun problema, una soluzione si trova. Quando un cliente ci sceglie facciamo il possibile per accontentarlo. Quando ci sceglie un turista la città lo deve ‘coccolare’, farlo sentire il benvenuto, fargli ammirare la città, evidenziandone tutti gli aspetti positivi. Noi commercianti siamo ben contenti di vedere movimento e turisti, accogliamo le proposte che vengono presentate e siamo felici di ascoltarne di nuove, facendoci promotori quando di nostra competenza”, ci spiega il presidente di Ascom Mauro Giaccardi.
“Nulla però ci porta più turisti di quanto faceva la risonanza magnetica quando era a Fossano”, ci raccontano due commercianti, regalandoci una visione nuova, più economica, dei servizi della sanità pubblica.
I clienti stranieri scelgono di comprare il made in Italy, a volte in catene di negozi presenti anche all’estero ma che qui - essendo italiane - hanno prezzi più convenienti, a volte per la qualità e lo stile dei prodotti: “Ciò che è fatto in Italia piace”, ma anche “ciò che si mangia in Italia, nel nostro territorio soprattutto”, ci assicura chi vende carne piemontese, chi formaggi e prodotti tipici, chi li serve al bar e nei ristoranti. C’è chi arriva con le borse frigo da riempire, chi stocca nei vani del camper, chi anche solo si fa preparare un panino o chi torna a casa con un scorta sottovuoto. “Capita anche che i clienti si divertano così tanto a fare shopping nel tuo negozio che alla fine ti chiedono di fare un selfie...” ci racconta una commerciante.
Bicchieri per il vino, occhiali, abiti da sera, scarpe e borse, sughi pronti e “cugnà”, costumi da bagno: ogni prodotto può essere un souvenir e ogni souvenir può essere un bel ricordo di Fossano o un’occasione per parlare ad altri di Fossano e della sua capacità di accoglienza.
Anche i commercianti, spesso, suggeriscono cosa vendere in città e dove passeggiare, dove fare un buon aperitivo o una buona colazione.
Da più fronti emerge il desiderio di vedere l’area pedonale di piazza Castello piena di dehor e attività, come accade in tutte le città a vocazione turistica che hanno la loro piazza più bella che brulica di persone, tavolini e proposte. O - se proprio non si può arrivare a tanto - la speranza è che almeno siano ripristinati alberi, panche e fontana spariti da anni, arredi che garantivano un minimo di vitalità in più ad una piazza che è un vanto ed è uno scorcio magnifico di Fossano. Lo stesso desiderio, di valorizzare il più possibile con panche (che c’erano), sedute o altre soluzioni, l’asse tra via Cavour e piazzetta delle Uova: è stata scelta come area pedonale del centro storico e sarebbe bellissimo vederla piena di famiglie, bambini, turisti.