Conto alla rovescia quasi concluso. Domenica 14 luglio, sulla Torino-Savona debutta il “Barrier systems”, un innovativo strumento che punta a ridurre i disagi per i viaggiatori dovuto alla presenza, tra Niella Tanaro e Mondovì, del cantiere per la demolizione e la ricostruzione dell’impalcato del viadotto Cento nord. Si tratta - in estrema sintesi - di un macchinario, brevettato negli Stati Uniti e di proprietà di Autostrada dei fiori, che consente di destinare, in modo dinamico, la maggior parte delle corsie disponibili alla direzione in cui il traffico è più intenso.
Barrier systems sarà impiegato per tutti i fine settimana estivi lungo un tratto di circa 1 chilometro tra Niella Tanaro e Mondovì, dove si lavora alla sostituzione dell’attuale impalcato in cemento armato precompresso del viadotto Cento nord con una struttura mista in acciaio corten e calcestruzzo, “più prestazionale ed adeguata alle più stringenti normative sui ponti”. “Grazie all’utilizzo di questo macchinario - spiegano i gestori dell’autostrada - saranno garantite, sulla carreggiata sud, due corsie di marcia in direzione Torino dalle 12 della domenica alle 14 di lunedì e altrettante corsie in direzione Savona dalle 14 di lunedì alle 12 di domenica”. Peculiarità del Barrier systems è che “consente di movimentare le barriere di separazione realizzate tramite particolari new jersey in cemento posti tra i due flussi di traffico contrapposti, operando in presenza di traffico, senza la necessità di chiusure della carreggiata e senza l’impiego di personale su strada”: il macchinario può infatti spostare le barriere di separazione mentre esso stesso si muove fino a una velocità di 15 km/h, e ciò “consente di riconfigurare il cantiere del viadotto Cento in pochi minuti”.
La concessionaria autostradale prevede di applicare questo modello di gestione del traffico anche per “altri interventi di ammodernamento in programma lungo la A6", ovviamente "nelle configurazioni di cantiere compatibili con la sua adozione, ovvero quando tutte le corse di transito, in entrambe le direzioni di marcia, sono presenti sulla stessa carreggiata”. Una soluzione con cui si tenta di limitare l’impatto che i cantieri della Torino-Savona hanno sul traffico, spesso costretto ad “accontentarsi” di una sola corsia di marcia.