Oltre seicento persone, sabato 27 luglio, hanno assistito alla rievocazione della Brusatà, l’incendio compiuto dai tedeschi che nel luglio del ’44 - 80 anni fa – distrusse il paese.
Una rievocazione in forma teatrale, scritta e diretta da Antonio Martorello e portata in scena da artisti di due compagnie, Mascateatrale e gli Instabili di Trinità, a cui si sono aggiunti molti giovani, adulti, bambini e anziani di Trinità e Sant’Albano, per la prima volta alle prove con il teatro. Un mix di artisti che ha dato vita a uno spettacolo molto vero, vissuto e coinvolgente.
La recita è stata validamene accompagnata dalle musiche (scritte appositamente ed eseguite da Enzo Brizio) e da una serie di “effetti speciali”: il fumo e il fuoco, i botti, gli spari, gli automezzi storici (la camionetta dei tedeschi, la caratteristica sidecar, il mezzo dei pompieri…) che hanno contribuito a riprodurre l’atmosfera dell’epoca. Atmosfera a cui ha contribuito anche la location dello spettacolo, realizzato in piazza, proprio davanti a casa Zucco, che fu devastata dall’incendio; la stessa casa in cui viveva la protagonista della rappresentazione teatrale, Maria, zia della sindaca Ernesta Zucco, che durante la guerra visse una relazione con un giovane soldato tedesco, Franz: una storia d’amore bella e delicata, che ha costituito il fil rouge dell’intero spettacolo.
A fine serata il coro degli alpini Ivo Tosatti ha regalato al pubblico l’inno di Trinità che sottolinea la capacità di ricominciare dei trinitesi, la loro resilienza; infine, prima che gli attori tornassero sul palco per il meritato applauso finale, il pubblico si è unito al coro degli alpini in un liberatorio “Bella Ciao”.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 31 luglio
Le foto della Galleria fotografica sono di Guido Fissolo