Cattivissimo me 4

Cattivissimo Me 4

di Chris Renaud, Patrick Delage; Animazione, Usa, 2024, durata 95 minuti. 

Ampiamente in testa al box office in Italia con circa 4 milioni di euro di incasso in poco più di una settimana di programmazione (forte anche di una distribuzione capillare che ad oggi conta oltre 650 schermi) il quarto capitolo delle avventure di Gru torna in sala sette anni dopo il terzo episodio ma solo due anni dopo il secondo spin-off dedicato ai suoi strampalati aiutanti (“Minions-Come Gru diventa cattivissimo” 2022) confermando ancora una volta l’inesauribile vena narrativa degli autori della Illumination; lo studio di animazione guidato da Chris Meledandri anche in questa occasione riesce infatti a reinventarsi senza tuttavia mutare una formula vincente che ha nei piccoli e pestiferi aiutanti gialli di Gru il vero asso nella manica. 

Durante una riunione di ex allievi del liceo, Gru reincontra Maxime LeMal che a distanza di anni rammenta ancora uno scherzo da lui subito e che per questa ragione ha giurato eterno odio a Gru e morte assicurata a lui e alla sua famiglia. All’ex cattivissimo ormai diventato agente della Lega Anti Cattivi non resta che fuggire con la moglie Lucy, le figlie Margi, Edith e Agnes più il nuovo arrivato (e unico maschio) Gru Jr. per trovare rifugio sotto mentite spoglie nella piccola cittadina di Mayflower portando con sé anche i tre Minion Phil, Ron e Ralph. Ma non sarà facile sfuggire alle trame e al desiderio di vendetta di Maxime che riuscirà a trasformare la propria paura per gli scarafaggi in un’arma contro Gru. Trama esile ma non per questo meno efficace, “Cattivissimo me 4” diverte e convince proprio per la sua scombiccherata leggerezza che non è mai vacuità, i personaggi sono ben tratteggiati e la new entry Gru Jr., e il conseguente rapporto padre-figlio, apre scorci e angolature narrative interessanti anche in chiave futura. Piacevole, spassoso e solo apparentemente semplice, il film riesce a parlare con efficacia a pubblici diversi, dal pre-adolescente all’adulto che non ha rinunciato a ridere e sorridere, trovando nel surreale, esilarante e magnifico linguaggio dei Minions (uno stupendo grammelot contemporaneo) un suo potentissimo punto di forza.