I cestini di Trinità anche su SpurgatoCN

Scherzoso fraentendimento sul significato di "immondizia"

Cestini Trinita Spurgato

“Divieto di introdurre immondizia nei cestini. I trasgressori saranno sanzionati”. È il cartello fatto affiggere i giorni scorsi dall’amministrazione comunale di Trinità sui cestini nelle vie cittadine.
Un messaggio chiaro per chi ha seguito il dibattito che ha tenuto banco in queste settimane estive in paese: la misura è colma, occorre smettere di gettare i sacchetti dell’umido e i rifiuti troppo ingombranti nei cestini posti sulle strade e al parco Allea. Suona più strano a chi, invece, non frequenta abitualmente Trinità. Come? Viene da chiedersi... Cos’altro posso gettare in un cestino se non immondizia?
E non si è fatta attendere l’ironia di “SpurgatoCN”. La pagina social satirica ha infatti postato una fotografia dei cartelli sui cestini di Trinità e prontamente la community ha dato vita a una ridda di commenti da quelli ironici a quelli più seri che sottolineavano come tanti abbiano la brutta abitudine di gettare rifiuti ingombranti nei cestini, facendoli trovare colmi al passaggio di chi vorrebbe buttare la carta di un gelato o un mozzicone.
Sul tema è intervenuta anche la consigliera di minoranza Sismia Selvaggia Spertino che in una nota ai giornali scrive: “Non c’è molto da descrivere o da dire, l’immagine si commenta da sola. L’amministrazione comunale di Trinità vieta di gettare immondizia nei cestini pubblici: e dove dovrebbe gettarla l’immondizia la gente? Nel vocabolario italiano è intesa concretamente immondizia la sporcizia, la roba sudicia. Il fazzoletto di carta sporco, la carta unta di una focaccia mangiata su una panchina, un cartoccio di succo di frutta vuoto, una carta sporca di formaggio fuso di un toast mangiato passeggiando, una bottiglietta d’acqua vuota… questi alcuni esempi di immondizia che la gente può ritrovarsi in mano sul suolo trinitese ma con il divieto dell’amministrazione comunale di gettarla nell’apposito cestino pubblico, anche se è e sarebbe l’atto più educato e civilmente corretto, ma non per l’amministrazione di Trinità che trova più naturale ‘gettare’ in ridicolo il nostro paese dimostrando di sbagliare, ancora una volta, nel metodo e nel merito”.