Un’occasione per riunirsi insieme, pregare, ringraziare per il grande dono della carità (che viene da Dio e che deve diventare stile e impegno di tutta la comunità cristiana) e per mezzo secolo di storia.
Così, centinaia di volontari della Caritas di Fossano e Cuneo hanno celebrato sabato 14 settembre al Santuario di Cussanio la festa dei 50 anni. Un pomeriggio di festa e di amicizia. Provando a guardare avanti, alle tante sfide che li attendono e al cammino unitario da percorrere. “La Caritas diocesana, con l’unificazione delle due diocesi di Cuneo e di Fossano, è oggi un’unica Caritas – ha detto Enrico Manassero, condirettore della Caritas diocesana insieme a Nino Mana -. Il nostro futuro quindi parte da qui, dall’impegno a lavorare in sinergia, pur venendo da due storie e tradizioni per certi versi diverse nelle azioni e nelle modalità di operare, ma fortemente in sintonia rispetto ai valori profondi che ci hanno guidati e che trovano nel Vangelo la fonte di ispirazione”.
Il convegno è iniziato con la messa in Santuario presieduta dal vescovo Piero Delbosco. Un’eucarestia per rendere lode, per ringraziare i tanti volontari e volontarie che lavorano e hanno contribuito in questi 50 anni a creare una rete di solidarietà, di aiuto, di accompagnamento. Sia coloro che ancora camminano sulle strade del mondo, sia quanti sono già nel Regno dei cieli. Commentando la Parola di Dio mons. Delbosco ha concluso l’omelia con queste parole: “I veri vincenti per il Vangelo non sono coloro che sfondano, che sono famosi, ma chi accetta di entrare nel disegno di Dio. Tra questi un posto preminente ce l’hanno i poveri: sono loro a presentarci il Vangelo, a metterci in questione, a spingerci a rinnovare la nostra vita”.
Poi, il popolo della Caritas si è trasferito nei locali dell’hotel Giardino dei Tigli, per il secondo momento: lo sguardo al passato, attraverso la proiezione di un video e la mostra “50 anni insieme, a fianco di chi ha bisogno” (tutti i materiali sul sito della Caritas diocesana) e il punto sullo “stato di salute” della Caritas. Ne hanno parlato Pierluigi Dovis, direttore di Caritas della diocesi di Torino, Nino Mana, delegato vescovile per la pastorale della Carità, e il già citato Enrico Manassero, condirettore di Caritas diocesana.
Il futuro? Lo ha indicato Dovis: “La sfida prioritaria che le Caritas hanno davanti è questa: costruire un futuro di comunità, altrimenti non riusciranno mai a dare una testimonianza ai poveri come Chiesa”.
Servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 18 settembre.