Addio ad Alessandro Aguzzi, sindaco di Bene Vagienna negli anni Novanta. L’ex primo cittadino è mancato a 85 anni; ha lasciato la moglie Lovi, i figli Cristina con Silvano e Silvio con Paola, i nipoti e la sorella Elena. Il funerale sarà celebrato alle 10 di giovedì 19 settembre, nella chiesa parrocchiale.
Ad Aguzzi, appassionato di vintage, si deve l’introduzione dei mercatini dell’antiquariato, iniziativa di enorme successo che richiama tuttora un pubblico foltissimo a Bene Vagienna. L’ex sindaco fece inoltre allestire la pavimentazione in porfido di piazza Botero.
Ragioniere, Aguzzi ha lavorato come bancario per quarant’anni: dipendente della Banca popolare di Novara, fu impiegato in varie filiali, fra cui quella di Bene Vagienna. Nella città augustea, dove avrebbe infine trascorso il resto della sua vita, conobbe la sua futura moglie. Il matrimonio con Lovi avvenne nel 1965; nel ‘66 nacque Cristina, nel ‘68 Silvio.
Nato a Sondrio, Aguzzi è cresciuto in Liguria. Suo papà Giuseppe era un maresciallo dei Carabinieri, e la famiglia lo seguiva da una stazione dell'Arma all'altra secondo gli incarichi che gli venivano affidati: purtroppo, Alessandro poté godere soltanto per pochi anni della compagnia del papà che, destinato al fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale, non fece ritorno. La mamma - Jovanka, di origine slovena - affrontò grandi sacrifici per occuparsi di Alessandro e della sorella dopo la perdita del marito. Nella geografia degli affetti di Aguzzi c’era anche Mombarcaro, dove il nonno paterno era stato il medico del paese.
Il legame con Bene Vagienna lo spinse ad impegnarsi come amministratore. In un’intervista rilasciata a “la Fedeltà” dopo l’elezione - e pubblicata sul numero del 16 giugno 1993 - il nuovo primo cittadino annunciava di voler essere “un amico, un amico che ha qualche responsabilità in più ma che, come sempre, ha bisogno di tanti amici per servire fino in fondo il paese”. “La collaborazione con la minoranza non è utile, ma indispensabile”, aggiungeva rispondendo alle domande di Aldo Mondino per il nostro settimanale.
Un’affermazione che rispecchia il suo carattere: chi lo ha conosciuto lo ricorda come “una persona riflessiva ed elegante, mai appariscente”.
Lo ricorda anche l’attuale primo cittadino, Claudio Ambrogio: “È stato un sindaco molto importante per la nostra città. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, anche perché sono sempre stato amico dei figli e ho giocato con loro: Sandro è stato una persona molto vicina a noi quando eravamo adolescenti. La notizia della sua morte è un colpo al cuore per tutti noi benesi, soprattutto per gli amici della famiglia. Mi auguro che il suo esempio sia portato avanti da tutti noi: Sandro era persona gentile e umile e, allo stesso tempo, sempre presente e disponibile. In qualità di sindaco, esprimo il cordoglio di tutta la cittadinanza e di tutta l’Amministrazione, che è vicina alla famiglia in questo triste momento”.