Niente blocco dei Diesel Euro 5. Ma intanto il 16 settembre è tornato, come negli anni passati, il parziale “stop” per i Diesel Euro 3 ed Euro 4 che, per parte della settimana, non possono accedere ad alcuni centri abitati. La Regione Piemonte ha concluso la procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) per il nuovo Piano della qualità dell’aria, che di fatto è già operativo: al momento - nell’attesa di vedere il testo completo - non si riscontrano significative novità rispetto al passato per quanto riguarda i divieti a carico di veicoli considerati troppo inquinanti.
Divieti confermati
Come nelle sue precedenti “versioni”, il Piano per la qualità dell’aria prevede misure strutturali, valide per tutto l’anno o per parte di esso, e misure temporanee, che si applicano soltanto per parte dell’anno nel caso che i “semafori anti-smog” facciano scattare livelli di allerta arancione o rossa relativi a un significativo peggioramento della qualità dell’aria.
Le misure strutturali valide per tutto l’anno prevedono - là dove si applicano - il “blocco” di autoveicoli (categoria M1), veicoli per il trasporto delle persone (M2 e M3) e veicoli commerciali (N1, N2 e N3) con omologazione Euro 0, 1 e 2 se alimentati a benzina o gasolio ed Euro 0 e 1 se alimentati a gpl o metano. Sempre nell’ambito territoriale in cui si applicano, le misure strutturali introducono divieti ulteriori per il periodo che va dal 16 settembre al 16 aprile, quando generalmente la qualità dell’aria peggiora: in questo arco di tempo, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30 scatta il blocco di autoveicoli (M1), veicoli per il trasporto delle persone (M2 e M3) e veicoli commerciali con omologazione Diesel Euro 3 e 4; si aggiunge il blocco totale, tutti i giorni per tutto il giorno, per i motocicli Euro 0 e 1.
Sempre nel periodo che va dal 16 settembre al 16 aprile, possono essere introdotte misure più severe se si prevede un peggioramento della qualità dell’aria: i semafori anti-smog - consultabili sul sito internet di Arpa Piemonte - sono pensati appunto per consentire alle autorità di intervenire in anticipo.
Gli automobilisti che guidano veicoli considerati inquinanti - e non possono o non vogliono sostituirli - possono dotarsi del “Move-In”. Il dispositivo - una sorta di scatola nera collocata a bordo - consente, secondo il tipo di omologazione del mezzo, di percorrere una certa quantità di chilometri nelle aree “proibite” senza che ciò sia considerato un’infrazione. Non è possibile usare il Move-In quando scattano i semafori anti-smog.
Dove si applicano
Il Piano per la qualità dell’aria contiene misure che riguardano trasporto, agricoltura e riscaldamento degli edifici. Quelle per il trasporto sono generalmente le più discusse, per l’impatto che hanno su numerosi automobilisti. La loro applicazione, in ogni caso, è limitata ad alcuni Comuni, il cui elenco si può consultare sul sito della Regione: per quanto riguarda la provincia di Cuneo, ci sono Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Cuneo, Fossano, Mondovì, Savigliano e Saluzzo.
Questo in modo virtuale, sulla carta. Perché le disposizioni regionali siano realmente applicate - ed eventuali violazioni sanzionate - serve un’ordinanza ad hoc del sindaco. E i primi cittadini non necessariamente la firmano: a Fossano, in questi anni, il sindaco Tallone non sempre ha reso effettivi i provvedimenti della Regione.
All’automobilista che si sposta a bordo di un veicolo inquinante, non resta che verificare se nei Comuni interessati dalle misure della Regione queste siano davvero applicate o meno.
Diesel Euro 5 liberi
Non devono invece preoccuparsi quanti guidano Diesel Euro 5. Nel 2023 scoppiò il “caso”, che coinvolse perfino il Governo: pareva che nell’autunno di quell’anno il blocco dei motori a gasolio con omologazione Euro 3 e 4 sarebbe stato esteso agli Euro 5. Poi si fece un passo indietro.
Il nuovo Piano per la qualità dell’aria conferma questo atteggiamento di prudenza. Il blocco dei Diesel Euro 5, per parte dell’anno e in alcuni centri abitati, debutterà - salvo nuovi colpi di scena - nell’autunno del 2025: non prima.