Trascorsi i mesi estivi a Fossano, don Giovanni Tortalla è ripartito sabato scorso, 21 settembre, per il Kenya, dopo aver concelebrato e salutato, ancora una volta, i fedeli partecipanti alla messa feriale mattutina in cattedrale.
Ordinato sacerdote il 29 giugno di 50 anni fa, la sua vocazione si è svolta quasi del tutto in terra africana, e, dal 1999, è poi diventato missionario fidei donum. Un’esperienza che ha condiviso venerdì 20 con quanti erano presenti nella chiesa del Salice, al termine della messa del mattino. Il Salice è la comunità di cui è originario e di cui tutti gli anni incontra volentieri i parrocchiani, che conosce personalmente, celebrando molte volte con loro l’Eucarestia. A lui la parrocchia ha dato dunque un’offerta generosa, che proviene, come ci ha detto il parroco don Damiano Raspo, “dalla raccolta che qui effettuiamo una volta al mese in favore dei missionari e missionarie sostenuti dalla parrocchia stessa”.
“Possiamo perciò affermare - ha ancora aggiunto - che un pezzo di Salice è in Kenya per alimentare speranze di vita”. Vita a cui i kenyoti sono sempre molto aperti, pur con tutte le difficoltà e le contraddizioni socioeconomiche sanitarie tipiche del continente, l’Africa, come ha spiegato don Tortalla. Una nazione che è incline, dunque, ad una pastorale che guarda particolarmente ai giovani, con cui proseguire e far prosperare il suo futuro.