Utenti ed operatori del Dipartimento di salute mentale dell’area Monregalese, Saviglianese e Saluzzese e hanno realizzato, grazie ai volontari di quattro sezioni del Cai del basso Piemonte, un progetto di montagnaterapia trascorrendo insieme quattro giorni all'alpe Devero ed in val Formazza.
Rispondendo a un bando del Club alpino italiano, che ha sostenuto economicamente il progetto, le sezioni cuneesi del Cai, tramite i loro volontari esperti, hanno accompagnato le persone coinvolte sostenendole nelle difficoltà e paure e valorizzandone le capacità individuali per raggiungere insieme le mete prefissate. Le attività del trekking sono state pianificate e organizzate dal Cai Savigliano e realizzate insieme agli altri Cai (Fossano, Mondovi e Saluzzo) nel rispetto del bando.
“Abbiamo trascorso - dicono i partecipanti - quatto giorni in un paradiso naturale, attraversato affascinanti borghi costruiti in pietra, percorso sentieri e mulattiere nel silenzio e nella contemplazione, incantati dalla natura; faticando, ridendo e chiacchierando abbiamo percorso più di 50 km in un ambiente di media ed alta montagna. Oltre al grazie ai volontari del Cai ci piace ricordare la sobria, ma perfetta ospitalità del personale del rifugio Castiglioni, che ci ha deliziato con un'ottima cucina locale, elemento non indifferente per soddisfare le esigenze energetiche utili all'attività escursionistica”.
“Le parole-chiave che hanno caratterizzato l’ attività di montagnaterapia sono state – concludono dall’Asl Cn1 –: ambiente, montagna, comunità, accompagnamento, amicizia e solidarietà. I risultati raggiunti, indubbiamente favoriti dalla diligente preparazione, sono stati una migliore inclusione sociale, una più forte sinergia tra operatori e una buona collaborazione tra le diverse sezioni Cai”.