Biodiversità

Mettere insieme, senza uniformare. Guardare alle differenze come elemento unificante, arricchente e non divisivo. Difendere la “bio-diversità” anche tra le persone e tra i popoli, ma non per questo trasformarla in una lotta di supremazia. Esercizi interessanti per il vivere comune. Mai come oggi essenziali per arginare derive devastanti e autodistruttive che sono tragicamente dietro l’angolo. Ci dobbiamo lavorare tanto.
Nei giorni scorsi Torino ha ospitato ancora una volta Terra Madre, il grande meeting nato da Slow food, il movimento fondato da Carlin Petrini. Ancora una volta un’opportunità che va ben oltre il viaggio tra i sapori e i saperi. Che sarebbe già tanto, perché i prodotti tipici portano in sé la terra in cui sono nati, cresciuti e accuditi dalle mani delle donne e degli uomini che quella terra lavorano con attenzione e rispetto. C’è la loro storia, frutto di esperienza e di un’eredità antica. Ma c’è molto di più.
C’è la filosofia di Slow food che mette al centro il buono, dal punto di vista del sapore e della genuinità, il pulito, con attenzione alla salubrità del cibo partendo dall’ambiente, e il giusto, con tutte le sue implicazioni sociali guardando alle persone, prima di tutto i lavoratori. E poi c’è l’incontro. Che è fatto di curiosità, di voglia di capire e di avvicinarsi all’altro. Chi è stato in questi giorni a parco Dora lo avrà sperimentato. Nell’avvicinarsi ad un prodotto, nel gustare un piatto non c’è stato solamente un incontro con un sapore, un profumo, un colore. Prima di tutto c’è stato un incontro di sguardi con chi quel prodotto lo propone. Prima di tutto c’è l’umanità. E c’è l’atteggiamento di chi si incontra per proporre anziché imporre, conoscere anziché giudicare, condividere anziché sfruttare. C’è tanto da lavorare nel mondo sulla strada della salvaguardia della biodiversità. Dei prodotti e di tutto ciò che è Natura. Del resto lo slogan di quest’anno era “We are nature” (Noi siamo natura). Perché nella natura ci siamo anche noi.
Un’umanità che è una piccola parte del tutto, ma sta rischiando di mandare all’aria tutto il resto. A partire da se stessa.