A luglio, era salito in montagna per partecipare, ancora a una volta, alla transumanza; al rientro non ha potuto camminare al fianco dei suoi animali, ma ha chiuso per sempre gli occhi, nella sua casa, proprio mentre il secondo dei camion che trasportava la mandria faceva manovra nel cortile. Carlo Caramello, storico malgaro residente a Bene Vagienna ma legato al Monregalese, è deceduto lo scorso 5 ottobre, a 74 anni, dopo una breve malattia. Il funerale è stato celebrato il 7 ottobre, nella chiesa parrocchiale della città.
Originario di Frabosa Soprana, Carlo era nato a Bene Vagienna: orfano del papà a soli 19 anni, assunse la guida dell’azienda agricola di famiglia, il cui timone è infine passato al figlio Giuseppe. Era sposato con Caterina – anche lei proveniente dalla montagna, da Roccaforte Mondovì. Ha lasciato, oltre a Caterina e Giuseppe, le figlie Alessandra con Maurizio ed Elena con Roberto, le nipoti Matilde ed Alice e la sorella Maria Maddalena.
Chi lo ha conosciuto racconta come abbia dedicato la vita alla famiglia e al lavoro.
Nella sua geografia degli affetti c’è, oltre a Bene Vagienna, l’Alpe Biecai a Roccaforte Mondovì dove, per tradizione, la sua famiglia porta mandrie e greggi al pascolo durante l’estate. Carlo era riconoscibilissimo per la camicia a quadri, il cappello in testa e la canna che usava soltanto per aiutarsi nella marcia, e mai contro i suoi animali ai quali era anzi molto legato. “Per noi rimarrà sempre felice sulle sue montagne come nella foto che abbiamo scelto per ricordarlo”, raccontano i familiari.
La sua scomparsa ha destato grande cordoglio a Bene Vagienna e nel Monregalese.