L’Ufficio di Pastorale familiare propone una serata di approfondimento su un tema poco conosciuto e attorno al quale ruotano pregiudizi di varia natura che non aiutano ad approcciarsi in modo positivo a questa opportunità pastorale.
La serata, in programma giovedì 24 ottobre alle 20.45 in Vescovado a Cuneo, prevede l’intervento di mons. Ettore Signorile sul tema “Come, quando e perché consigliare una causa di nullità matrimoniale”. “Un matrimonio celebrato in Chiesa ed ora irrimediabilmente fallito – spiega Paolo Tassinari, incaricato diocesano assieme alla moglie, ai coniugi Basteris e a don Giovanni – può essere stato nullo fin dalla sua origine e quindi mai esistito, anche se i coniugi non se ne erano accorti. In seguito al fallimento del matrimonio, essi o anche solo uno dei due, può chiederne la verifica. Tale accertamento va esclusivamente fatto attraverso determinate procedure volte ad indagare se al momento del suo sorgere alcune importanti circostanze lo avessero compromesso gravemente e quindi reso nullo. Qualora poi una persona separata o divorziata abbia ricevuto la dichiarazione della nullità di quel matrimonio precedente e costruito nel frattempo una nuova stabile e fedele relazione con un altro partner, potrà celebrare con esso il matrimonio cristiano”.