Al tempo non si parlava di “bombe d’acqua”; ma ciò che avvenne è molto simile ai disastri naturali che si verificano oggi, nell’epoca del cambiamento climatico. Nel novembre del 1994, il Tanaro seminò morte e distruzione in Granda: 29 le vittime, immensi i danni economici. È una tragedia che la provincia di Cuneo non ha mai dimenticato e che in questi giorni onora con molte iniziative. La Fedeltà ha intervistato alcuni testimoni di quell’evento spaventoso.
Articolo completo su La Fedeltà del 30 ottobre
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