Sanzione amministrativa di 1000 euro a carico di un uomo, di nazionalità italiana e residente nella provincia di Cuneo, per “grave condotta ingiuriosa, offensiva e molesta nei confronti del personale sanitario del Pronto soccorso” dell’ospedale Santa Croce del capoluogo. L’ha comminata, lo scorso 6 novembre, la Polizia di Stato, applicando l’articolo 9 della legge 113/2020. “Questa normativa - sottolineano dalla Questura di Cuneo – è stata introdotta per rafforzare la sicurezza del personale che svolge la professione sanitaria o socio-sanitaria e di chiunque svolga attività ausiliaria di cura, assistenza sanitaria o soccorso in strutture pubbliche o private”: alla luce di episodi simili a quello accaduto lo scorso 6 novembre, “la Polizia di Stato della Questura di Cuneo richiama l’utenza ospedaliera a rapportarsi in modo corretto e civile verso il personale che opera in strutture sanitarie, pena la sanzione amministrativa, da 500 a 5.000 euro, prevista appunto dalla legge 113/2020, che può essere contestata entro 90 giorni dall’accaduto, a meno che la condotta non costituisca autonoma fattispecie di reato”.
Lo scorso 10 ottobre, un fatto simile è accaduto al Pronto soccorso dell’ospedale di Mondovì. In quel caso, i Carabinieri della Compagnia locale intervennero per placare un cittadino extracomunitario, richiedente protezione internazionale e residente ad Asti, che è ora accusato di minaccia, aggressione e interruzione di pubblico servizio. Nei suoi confronti, il questore di Cuneo ha emesso “per motivi di ordine e sicurezza pubblica, l’ordine di allontanamento entro 48 ore e il divieto di ritorno nel Comune di Mondovì, per un periodo di tre anni, senza autorizzazione preventiva del Questore” ai senti del decreto Caivano.