I Colombero, margari da diverse generazioni

Eisa e Roberto Cavallero durante il trasferimento della mandria

La transumanza, lo spostamento di intere mandrie da un luogo all’altro, annunciata dai caratteristici suoni dei campanacci, è un evento cui assistiamo ormai  solo in occasione delle manifestazioni folcloristiche, perché i margari, da tempo, portano giù le mandrie con i camion. Tuttavia succede a volte di incontrare qualche mandria per la strada. Si tratta di trasferimenti limitati, che gli allevatori decidono di effettuare senza ricorrere al trasporto in camion.

È il caso per esempio di Roberto Cavallero, margaro di Canosio (nella foto con la moglie Elisa), che in settembre, quando termina l’alpeggio, trasferisce la mandria a Tagliata per “mangiare l’erba” di una cascina di quella zona; verso metà novembre, quando l’erba si esaurisce, la mandria raggiunge Genola, dove trascorre l’inverno. Il trasferimento da Tagliata a Genola viene fatto senza mezzi di trasporto: gli animali attraversano l’altopiano del Famolasco e, giunti a San Lorenzo, si infilano in via del Mulino. Il passaggio della mandria dei Colombero ogni anno suscita interesse tra la gente del posto e tra gli automobilisti che spesso scendono dalle auto per godersi l’inusuale spettacolo.

Abbiamo incontrato Roberto Colombero per una chiacchierata sulla sua attività di margaro.

Articolo completo - con intervista - su La Fedeltà del 6 novembre
ACQUISTA la copia o ABBONATI cliccando qui