Uno rosso

Uno Rosso

di Jake Kasdan; con Dwayne Johnson, Chris Evans, Lucy Liu, J.K. Simmons, Bonnie Hunt, Kiernan Shipka, Usa, 2024, durata 102 minuti.

Il titolo farebbe pensare ad un vecchio western o ad un film di guerra (come non pensare infatti a “Il grande uno rosso” di Samuel Fuller, ndr.) piuttosto che ad un film natalizio. Già, perché almeno nelle sbandierate intenzioni della produzione tale dovrebbe essere, ovvero un film “di Natale”, (seppur con un certo anticipo) ma, come vedremo (come vedrete) nella sostanza lo è assai di meno.

Il film si apre con Babbo Natale che per la gioia dei bambini scatta delle foto insieme a loro in un centro commerciale, protetto e scortato dalle guardie del corpo, quand’ecco che il Babbo natalizio viene improvvisamente rapito dalla strega Gryla/ Kiernan Shipka (senza che in realtà se ne capisca bene il perché, ma tant’è) e da qui la vicenda, dopo un illusorio inizio da commedia natalizia, subito vira verso i caratteri del film d’azione. La scomparsa di Babbo Natale getta ovviamente tutti nel panico e viene pertanto avviata la procedura di emergenza da parte della Task Force ELF guidata dalla bella Zoe/ Lucy Liu che ha tra le sue punte di diamante Callum Drift/ Dwayne Johnson capo della sicurezza del Polo Nord che sarà costretto suo malgrado ad allearsi con Jackie O’ Malley/ Chris Evans, un espertissimo hacker in grado di aiutare Callum a localizzare i rapitori e il luogo in cui viene tenuto nascosto Babbo Natale. Da quel momento in avanti inizia pertanto una sarabanda incredibile (in tutti i sensi) di avvenimenti con inseguimenti, scazzottamenti, portali spazio-temporali che si aprono e chiudono (e che consentono di trasformare un giocattolo in un’automobile vera o dei pupazzi in gladiatori in carne e ossa) per tentare di liberare Santa Klaus e salvare così il Natale… 

Scritto da Chris Morgan (già sceneggiatore di ben cinque degli otto capitoli di “Fast & Furious”, e da ciò si comprendono molte cose…) e diretto dal figlio d’arte Jake Kasdan, “Uno rosso” è tante cose insieme senza esserne nessuna, è commedia natalizia, film d’azione, fiaba tecnologica e buddy movie, ma nessuno di questi registri narrativi ha la forza per prevalere sugli altri, la storia si sviluppa e procede ma non ha una propria identità, le azioni sono turbinose e le vicende incalzanti, ma non c’è profondità o spessore nei personaggi e nelle situazioni, si procede per accumulo nulla più, qualche volte si sorride, altre volte ci si stupisce di fronte alle roboanti imprese di Callum e Jackie, ma tutto scorre via velocemente, senza lasciare traccia.