Diciassette anni di calvario giudiziario, due condanne - in primo grado a otto anni e otto mesi, in secondo a sei anni e otto mesi - tre mesi in carcere (a Cuneo e Bergamo), nove di arresti domiciliari conclusi il 31 gennaio 2023 con la piena assoluzione per non aver commesso il fatto. Fanno parte della biografia aggiornata di Michele Padovano, ex campione della Juve, vittima di una catena di errori giudiziari che ne hanno fatto, a dispetto della verità, il “Pablo Escobar del calcio italiano”. Padovano si è raccontato a Fossano venerdì 8 novembre nell’ambito della presentazione del progetto di Euro1, la società licenziataria dei Mc Donald’s in provincia di Cuneo, per l’inserimento lavorativo di due detenuti del carcere di Fossano.
Articolo completo su La Fedeltà del 13 novembre
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