Il Codice della strada è stato riformato. Lo scorso 20 novembre il Senato ha approvato il relativo ddl, che entrerà in vigore sabato 14 dicembre. Le nuove norme prevedono un giro di vite per comportamenti pericolosi al volante, in particolare la guida in stato di ebbrezza o alterazione dovuta a sostanze stupefacenti e l’uso non corretto degli smartphone.
Chi, mentre guida, usa in modo improprio il cellulare - ovvero non tramite i sistemi che consentono di “attaccare” lo smartphone all’auto e tenere così gli occhi sulla strada e le mani sul volante - rischia sanzioni da 250 a 1.000 euro. Si rischia anche la sospensione della patente per una settimana, se su questa ci sono almeno 10 punti; al di sotto di questa soglia, la sospensione è di 15 giorni. In caso di recidiva, la sanzione sale fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può essere estesa a 3 mesi e si aggiunge un’ulteriore decurtazione di punti (da 8 a 10); analogamente, se l’uso scorretto dello smartphone è causa di un incidente, il periodo di sospensione raddoppia.
Stretta anche per chi, prima di mettersi alla guida, alza il gomito. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si riceve una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi; se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con una doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro), oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno; se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, si subiscono sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni. Confermato, per i neopatentati, l’obbligo di avere sempre, alla guida, tasso alcolico uguale a 0. In tutti i casi di infrazione alla norma, si perdono 10 punti della patente; tra le sanzioni, è previsto l’obbligo di collocare sulla vettura l’«alcolock», dispositivo che impedisce l’avvio del motore se rivela un tasso alcolemico superiore a zero.
Il ddl sul Codice della strada adotta la stessa “ratio” per l’uso di stupefacenti da parte di chi guida. Chi risulta positivo al relativo test subisce revoca della patente e sospensione per 3 anni. Il provvedimento scatta anche se la persona fermata non mostra uno stato di alterazione psico-fisica: è sufficiente, appunto, il verdetto del test.
Guai in vista anche per chi ha il piede pesante sull’acceleratore. Per chi supera i limiti di velocità di 10 km/h e non oltre i 40, la sanzione va da 173 a 694 euro; se la violazione avviene in un centro abitato e per almeno due volte in un anno, la sanzione sale fra 220 e 880 euro e ad essa si aggiunge la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Le nuove norme puntano inoltre a dissuadere gli automobilisti dalla pratica - purtroppo ancora diffusa - di abbandonare gli animali lungo la strada. Sono previste revoca o sospensione della patente da 6 mesi ad un anno. E se l’abbandono dell’animale causa un incidente stradale con morti e feriti, si rischiano fino a 7 anni di carcere.
Agli automobilisti si impone anche di avere più rispetto per i ciclisti. Al momento del sorpasso, occorre infatti mantenere un metro e mezzo di distanza dalla bicicletta. È previsto, in parallelo, un aumento delle piste ciclabili.
Il ddl vuole mettere un punto fermo anche all’annosa questione degli autovelox, che alcuni considerano uno strumento con cui i Comuni fanno cassa. Nel caso in cui si prendano più sanzioni nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente, si paga una sola sanzione - quella più grave, aumentata di un terzo.
I limiti sulla potenza delle auto che i neopatentati possono guidare diventano meno severi, ma si allunga il periodo in cui questa limitazione si applica. Per i primi tre anni (e non più uno, come in precedenza), i neoconducenti potranno guidare vetture con potenza specifica fino a 75 kW/t (prima era 55) e con potenza massima di 105 kW (invece di 70). Dovranno rispettare questa norma soltanto quanti ottengono la patente di guida dopo che è entrato in vigore il nuovo ddl.
Servizio completo, con approfondimento sui monopattini e il commento del senatore fossanese Giorgio Bergesio, su La Fedeltà del 27 novembre
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