“Siamo una goccia nell’oceano, ma se ognuno fa bene la goccia che è porta il suo contributo all’oceano”, cioè all’umanità”. Questo il pensiero di André Rochais, fondatore di Prh (Personalità e relazioni umane), questa la sua “scuola di speranza per l’Umanita” di cui sabato scorso si sono celebrati a Fossano, nella chiesa dei Battuti Bianchi, i 50 anni di vita. Erano presenti all’evento regionale, molto partecipato, la presidente di PRH Italia Maria De Giuseppe e diversi formatori provenienti dalle altre regioni, in particolare dal Veneto che, insieme alla formatrice del Piemonte Paola Pozzi, hanno condotto i laboratori esperienziali.
Ivana Fantinato, formatrice senior, che ha conosciuto personalmente il fondatore Andrè Rochais, ha illustrato la filosofia Prh e raccontato questo straordinario sacerdote sociologo, appassionato dell’umanità tanto da dedicare la sua breve vita a capire “cosa fare perché l’uomo impari a viversi bene, a mettere a frutto il giacimento di risorse di cui è dotato". Attraverso lo studio del funzionamento dell’uomo, Rochais è riuscito a mettere a punto un metodo che consente a chiunque di conoscersi a fondo allo scopo di mettere in atto i cambiamenti necessari per migliorare la propria vita.
“Ognuno di noi dà il meglio di sé se individua il suo agore essenziale, ciò per cui è chiamato” – diceva Andrè Rocahais -. Partendo da quello che hai dentro di buono riuscirai la tua vita”.
Articolo completo su La Fedeltà del 4 dicembre
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