AGGIORNATO.
L'associazione dei guineani residenti in provincia di Cuneo ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese di rimpatrio della salma di Mamadou, il giovane di 28 anni morto - insieme all'amico senegalese Issa - a causa dell'intossicazione dal monossido di carbonio emanato da un braciere acceso per riscaldarsi. I due africani si erano rifugiati in un casolare abbandonato per ripararsi dal freddo. L'allarme è stato dato martedì da un amico che ha trovato i loro cadaveri nel casolare. I due giovani (che avevano il permesso di soggiorno) dopo la campagna della vendemmia, non avevano più trovato un lavoro stabile e una casa: avevano mangiavano regolarmente all mensa della Caritas locale, che li aveva seguiti entrambi per un lungo periodo anche dal punto di vista abitativo e lavorativo. La casa abbandonata in cui avevano trovato riparo è in località Gamba di Bosco, vicino al carcere e alle sponde del Tanaro.
I responsabili della comunità senegalese e della comunità guineana hanno contattato le famiglie dei due giovani per decidere insieme a loro come affrontare la situazione.
Issa, per volontà della sua famiglia (che vive in Italia), verrà sepolto nel nostro Paese, mentre la salma di Mamadou (foto) verrà rimpatriata.
Il presidente dell'associazione Guinea Cuneo, Mamadou Sow, che lavora e vive a Fossano, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese di rimpatrio e si sta occupando di tutte le pratiche. Chi intende contribuire può contattarlo direttamente (351.1168768)
"Questi due ragazzi non erano sprovveduti - precisa Roger Davico, presidente di Anolf, l'associazione della Cisl che lavora con gli stranieri e che ha seguito in particolare i lavoratori impegnati nella vendemmia -; avevano i permessi di soggiorno in regola e avevano lavorato nelle nostre vigne fino al termine della campagna, dopodiché non hanno più avuto un luogo adeguato per ripararsi dai primi freddi e per l’inverno. Il problema della casa e della accoglienza sta diventando sempre più una grossa incognita per molti lavoratori e cittadini, non solo per i lavoratori stagionali".
Articolo completo su La Fedeltà del 18 dicembre
ACQUISTA la copia o ABBONATI cliccando qui