È visitabile fino al 23 febbraio la rassegna “Emanuele Luzzati tra Fiaba e Fantasia”, a Cherasco in palazzo Salmatoris, curata da Cinzia Tesio e Rino Tacchella. Come si legge nella velina stampa, la mostra “vuol essere un omaggio all’artista attraverso una carrellata nei differenti settori in cui si è espresso e tra le diverse tecniche che ha utilizzato”.
Nato a Genova nel 1921 e qui morto nel 2007, Emanuele Luzzati (ma per tutti Lele) in realtà si è formato in Svizzera, dove con la sua famiglia (ebrea) fu costretto a emigrare nel 1940 per effetto delle leggi razziali fasciste; egli frequentò quindi a Losanna l’École des Beaux-Arts et des Arts Appliquées, dove si diplomò quattro anni più tardi. Osservando i lavori di Luzzati, soprattutto nel primo periodo della sua attività ma anche nelle sue realizzazioni successive, s’intuisce l’influenza di Chagall, di Kandinskij, del Blaue Reiter e dell’Espressionismo tedesco.
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