Nuove onorificenze al merito della Repubblica italiana, conferite dal presidente Sergio Mattarella, arrivano in provincia di Cuneo. Maria Franca Fissolo Ferrero diventa cavaliere di gran croce; Paolo Pejrone grande ufficiale; Fabrizio Bava, Giovanni Bernardi, Aldo Caranta, Mauro Piero Cigliuti, Franco Cocuzza, Silvio Granito, Mario Leone, Maurizio Mazzi, Pasquale Monni, Maria Pandolfi, Francesco Piccitto, Livio Giovanni Sarale e Marco Taretto cavalieri. La cerimonia di conferimento si è svolta lo scorso 17 dicembre, a Cuneo.
Istituite con una legge del 1951, le onorificenze al merito della Repubblica italiana sono pensate per “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Aldo Caranta, i suoi camion in Ucraina
Nell’immaginario collettivo, chi fa davvero carriera parte dal basso. Aldo Caranta è nato in montagna, nella bella Valloriate in valle Stura; ma carriera l’ha fatta eccome. Una carriera che lo ha infine portato a Fossano, dove vive tuttora.
Dopo aver concluso la scuola dell’obbligo e aver lavorato come fattorino a Milano, Caranta è operaio in varie realtà della provincia di Cuneo finché, nel marzo del 1981, apre la partita Iva come “autotrasportatore conto terzi”: la ditta Caranta, la cui sede si trova a Bra e in seguito viene trasferita a Fossano, si occupa di “distribuzione del collettame”. Nel 1987 l’azienda si specializza nel trasporto di carichi completi, e, per la crescita dei volumi, assume nuovi collaboratori. Nel marzo del 2015, infine, l’apertura della nuova ditta Trasporti C.A.
Aldo Caranta non è solo un autotrasportatore, ma un uomo che vuol dare voce al suo settore. Di qui i numerosi incarichi nelle fila della Confartigianato Imprese di Cuneo. Entrato a far parte della Dirigenza provinciale come rappresentante per la zona di Fossano, viene eletto nel Consiglio nazionale e nella Giunta nazionale della Confartigianato trasporti di cui, nel 2017, diventa vicepresidente nazionale.
I ruoli ricoperti gli consentono di denunciare i ben noti problemi di viabilità di cui soffre la provincia di Cuneo, in particolare, le difficoltà per il raddoppio del tunnel di Tenda, il “blocco” dei mezzi pesanti in valle Roya, la chiusura della tangenziale di Fossano dopo il crollo del viadotto, la mancata costruzione della tangenziale di Demonte, il mantenimento della percorribilità in inverno del colle della Maddalena, la conclusione dei lavori sulla A33.
Altro capitolo importante nella vita di Caranta è il volontariato. Il nuovo cavaliere della Repubblica cura la manutenzione, da oltre 30 anni, della cappella “del Sapè Soprano” in una frazione oggi disabitata di Valloriate: questa opera paziente ha salvato dalla rovina la struttura, che continua così ad essere un centro aggregativo, soprattutto per gli ex residenti quando fanno visita alla loro borgata. Caranta si è inoltre impegnato per una famiglia colpita dal terremoto in Emilia nel 2021 ed è socio fondatore dell’organizzazione “Azienda ospedaliera Santa Croce Carle onlus”; a pochi giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina, ha messo a disposizione camion e capannone della sua azienda per la raccolta di generi di prima necessità da inviare nel Paese sotto attacco.
Pasquale Monni, le Fiamme gialle e il volontariato
Maresciallo ordinario della Guardia di finanza, Pasquale Monni è oggi in forza alla Tenenza di Fossano, dove si è contraddistinto - spiegano dal Comando provinciale - “oltre che per i servizi d’istituto demandanti al Corpo, per l’impegno e la partecipazione in attività sociali ed umanitarie a favore della comunità”. Arruolatosi nelle Fiamme gialle il 20 settembre del 1989 è attualmente responsabile del Nucleo mobile della città degli Acaja, “nello svolgimento dei servizi d’Istituto ha evidenziato altissimo senso del dovere e della disciplina”. Ed è così diventato un punto di riferimento per i colleghi, grazie alla “notevole esperienza maturata nei diversi settori operativi del contrasto agli illeciti economici-finanziari”.
Monni è già stato insignito con le decorazioni nazionali della Croce d’argento e d’oro per anzianità di servizio, a cui si aggiunge un attestato di merito per l’impegno durante la pandemia di Coronavirus.
Non meno importante il suo impegno a favore della comunità. Poco più che ventenne, ha cominciato a svolgere il servizio di animatore parrocchiale per gli adolescenti, “contribuendo a favorire l’aggregazione giovanile nel suo quartiere e diventando ben presto un saldo punto di riferimento”. Durante questa lunga esperienza a fianco dei giovani - non interrotta neppure quando il lavoro lo ha portato lontano dalla città - è entrato in contatto con un’associazione che si occupa delle donne in Senegal: si è così impegnato per la cooperazione internazionale, l’inclusione sociale, il riscatto e l’indipendenza femminile “ideando e portando a compimento un progetto che potesse offrire alle donne la possibilità di apprendere un’attività lavorativa e garantirsi sicurezza economica e sociale”.
Da citare, infine, l’attività di volontariato all’Istituto della Divina Provvidenza di Fossano.